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Come funzionano le scommesse sugli eSports

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Basterà scegliere il portale eSports sul quale giocare, registrarsi aprendo un account, scegliere l’evento su scommettere e decidere la somma da giocare. Ma le differenze con gli altri sport ci sono e arrivano nel momento in cui si parla di tipologia di scommessa.

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Il mondo si sta digitalizzando sotto ogni punto di vista. Dalla Pubblica Amministrazione al lavoro, passando addirittura per lo sport. Già, tanto che sono nati i cosiddetti eSports, ossia gli sport digitali, elettronici, basati su videogames non per forza sportivi, ma anche di altri generi: sparatutto, di ruolo e così via. E, come per gli sport tradizionali, è tranquillamente possibile scommettere su di essi consultando una lista dei siti scommesse eSports presenti sul mercato italiano. A livello concettuale, non ci sono tantissime differenze rispetto al piazzare una scommessa su uno sport tradizionale. Il procedimento sarà praticamente il medesimo: basterà scegliere il portale sul quale giocare, registrarsi aprendo un account, scegliere l’evento su cui realizzare il pronostico e decidere la somma da giocare. Ma alcune differenze ci sono e arrivano nel momento in cui si parla di tipologia di scommessa.

Differenze tra scommesse sullo sport e sugli eSports

Le vere differenze, come detto, si basano non tanto sul procedimento quanto sulle tipologie di scommesse a disposizione dell’utente. In uno sport tradizionale, ad esempio la Formula 1, in cui Max Verstappen – il pilota più forte e ricco del circus – sembra aver già chiuso il campionato, esistono scommesse come quelle Antepost sul risultato finale di un campionato o di un singolo GP. Nel caso degli eSports, invece, la tipologia di scommessa piazzabile varia notevolmente a seconda del videogioco preso in considerazione. Non ci saranno, dunque, solo quelle su chi vincerà o meno una partita o un evento, ma saranno disponibili anche scommesse su chi distruggerà per primo la squadra avversaria, su chi spargerà più sangue, su chi vincerà una mappa, sul numero di obiettivi raggiunti dal team o dal singolo giocatore, persino sul numero di avversari virtuali uccisi nel corso dell’evento. Inoltre, un’altra peculiarità rispetto alla scommessa su uno sport tradizionale, è che quella sugli eSports prevede un utilizzo abbastanza massivo di dati e analisi su gamers e videogiochi specifici. Insomma, se per scommettere sulla MotoGP è necessario conoscere più o meno moto e piloti ma non essere dei centauri professionisti, per farlo su Fortnite sarebbe bene essere quanto di più vicino esista a un videogiocatore di Fortnite vero e proprio.

Scommesse sugli eSports: i videogiochi più popolari

Partiamo da un dato: con una fanbase di circa 6 milioni, l’Italia si attesta come secondo Paese europeo per appassionati di eSports, di cui il 37% sono donne. Riguardo gli eSports prettamente sportivi, poi, il 40% dei seguaci si interessa alle versioni virtuali di Serie A e Champions League. Un altro 40% alla F1 digitale, mentre il restante 20% alla MotoGP su schermo. Meno interesse, invece, c’è verso altri sport come NBA e Rugby. Inglobando anche le altre tipologie di eSports, invece, si può affermare che nei primi 4 posti tra i videogiochi più giocati da gamers professionisti e seguiti dai fan vi sono: FIFA (17%), Call of Duty (10%), Formula 1 (10%) e Fortnite (8%). Uno scenario che viene solo in parte confermato se si parla di scommesse sugli eSports. Perché se è vero che FIFA, oggi EA Sports FC, la fa da padrone nonostante tutti i suoi problemi di bug e lag degli ultimi mesi, soprattutto per l’affinità con le scommesse tradizionali sul calcio (dato che le regole sono le stesse), le cose cambiano leggermente dal secondo posto in poi, dove troviamo COD, seguito da Fortnite, LOL (League of Legends) e Rocket League, un gioco ibrido tra calcio e motori. Vanno molto bene anche CSGO, di cui è in arrivo il secondo capitolo, Dota 2, Overwatch e PUBG. Insomma, nell’ambito del betting, sono per lo più i giochi sparatutto, di guerra e di strategia a catalizzare l’interesse degli scommettitori italiani.

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