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Come funziona la ‘Bestia’ sui social, che ha spinto Salvini al Governo

Il primo a usare con successo i social per fini elettorali è stato Barack Obama nel 2008. In Italia la Rete ha determinato il risultato elettorale del 4 marzo scorso che ha visto due vincitori, M5S e Lega, ora al Governo. Se si conoscono già le dinamiche della Comunicazione online del Movimento 5 Stelle, è interessante conoscere come funziona la strategia comunicativa sui social di Matteo Salvini, che ha portato il segretario della Lega, nel giro di pochi anni, a ricoprire il ruolo di vicepremier e ministro dell’Interno dell’esecutivo giallo-verde della XVIII Legislatura.

Il merito dell’ascesa politica di Salvini è del software ‘La Bestia’, a rivelarlo a Rolling Stone Italia è Alessandro Orlowski, ex hacker e ora spin doctor digitale: “la Lega ha lavorato molto bene, durante l’ultima campagna elettorale. Ha creato un sistema che controlla le reti social di Salvini e analizza quali sono i post e i tweet che ottengono i migliori risultati, e che tipo di persone hanno interagito. In questo modo possono modificare la loro strategia attraverso la propaganda. Un esempio: pubblicano un post su Facebook in cui si parla di immigrazione, e il maggior numero di commenti è “i migranti ci tolgono il lavoro”? Il successivo post rafforzerà̀ questa paura. I dirigenti leghisti hanno chiamato questo software La Bestia”.

“Quando è nata La Bestia”, viene chiesto a Orlowski: “Dalle mie informazioni nasce dal team di SistemaIntranet di Mantova, ossia dalla mente di Luca Morisi, socio di maggioranza dell’azienda, e Andrea Paganella. Morisi è lo spin doctor digital della Lega, di fatto il responsabile della comunicazione di Salvini. La Bestia è stata ideata a fine 2014, e finalizzata nel 2016. All’inizio si trattava di un semplice tool di monitoraggio e sentiment. Poi si è raffinato, con l’analisi dei post di Facebook e Twitter e la sinergia con la mailing list”. Luca Morisi è ora, come si legge dal sito del Viminale, il consigliere strategico per la comunicazione del ministro Salvini.

Sul suo profilo Twitter Morisi si presenta così: “Digital philosopher. Social-megafono, mi occupo quasi 24×7 della comunicazione per il Capitano”, così ha ribattezzato Salvini.

Nell’intervista a Rolling Stone Italia lo spin doctor digitale ha anche spiegato come lo staff di Salvini adatta la comunicazione in base al social network. Questa è una regola aurea: linguaggio specifico per ogni piattaforma, e non copia e incolla della testa frase spalmata su tutta la Rete. Per cui “Twitter è l’ufficio stampa”, ha raccontato ancora Alessandro Orlowski, “e influenza maggiormente i giornalisti. Su Facebook ti puoi permettere un maggiore storytelling. È interessante vedere come, inserendo nelle mailing list i video di Facebook, la Lega crei una sinergia con la base poco attiva sui social: la raggiunge via mail, e aumenta così visualizzazioni e condivisioni”.

Tra le iniziative social di successo escogitate dal team della Comunicazione del ministro dell’Interno è stato il concorso ‘Vinci Salvini’, realizzato a poche settimane dall’elezioni politiche del 4 marzo 2018: “Chi si iscrive e mette più Like ai miei post, più punti si accumula per vincere cosa? Fino alla possibilità di fare una telefonata con me o di vedermi di persona e fare un video insieme da pubblicare su tutti i miei social a un pubblico di circa 3 milioni di utenti”, è lo stesso Salvini in video a presentare l’insolita iniziativa.


“È stato un successo”, ha commentato lo spin doctor digitale Orlowski, che poi ha concluso con una legittima domanda? “Il problema è che non sappiamo come siano stati gestiti i dati. A chi venivano affidati? A Salvini? Alla Lega? A una società privata?”.

La pagina web del sito del concorso ad oggi non è più raggiungibile.

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