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Colonnine di ricarica, ne saranno installate 21 mila entro il 2025. Ecco i decreti che sbloccano 740 milioni del Pnrr

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Arrivano finalmente i provvedimenti per realizzare una nuova e più capillare infrastrutture di ricarica nazionale e per promuovere definitivamente la mobilità elettrica. La misura, secondo il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin: “Consentirà all’Italia di imprimere una marcia accelerata agli obiettivi di decarbonizzazione dei trasporti”.

L’Italia prova ad accelerare sulle infrastrutture di ricarica

Oltre ai prezzi dei veicoli e al rincaro dei costi energetici in generale, una delle barriere considerate più forti all’entrata dei consumatori nella mobilità elettrica è la mancanza di un numero sufficiente di colonnine di ricarica lungo le principali strade del Paese.

Per questo il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica ha annunciato due decreti dedicati alle infrastrutture di ricarica a livello nazionale da realizzare entro i prossimi tre anni su strade urbane, extraurbane e superstrade (escluse le autostrade).

Due i decreti annunciati, come detto, attraverso cui il ministero disciplinerà le modalità di accesso mediante gare ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Missione 2, Componente 2, Investimento 4.3), che ammontano a circa 713 milioni di euro, per installare entro fine 2025 almeno 7.500 infrastrutture di ricarica super-rapida sulle strade extraurbane, escluse le autostrade, e 13.755 infrastrutture di ricarica veloci nelle città.

Oltre 21 mila colonnine di ricarica: “Che potranno consentire all’Italia di imprimere una marcia accelerata agli obiettivi di decarbonizzazione dei trasporti, dal cui raggiungimento dipende anche la qualità dell’aria e della vita nei nostri territori”, ha commentato in una nota il ministro Gilberto Pichetto Fratin.

I numeri del ritardo nei confronti con l’UE

A settembre 2022 nel nostro Paese risultavano installati 32.776 punti di ricarica in 16.700 infrastrutture (o stazioni, o colonnine) e 13.225 location accessibili al pubblico, delle quali, il 75% è collocato su suolo pubblico (tipo la strada), mentre il restante 25% su suolo privato a uso pubblico (come supermercati o centri commerciali).

Secondo stime Acea, l’Italia è al settimo posto in Europa con 9,2 colonnine installate ogni 100 km di strade, molto distante dall’Olanda (64,3 per 100 km) e dalla Germania (26 per 100 km), Portogallo (25) e Svezia (12,2), ma molto meglio della Francia (3,4) e della Spagna (1,6).

Il piano di installazione delle colonnine su strade urbane e superstrade

Tornando ai decreti ministeriali appena pubblicati, nel primo anno è prevista l’aggiudicazione dei contratti per la realizzazione di 2.500 postazioni di ricarica sulle superstrade e di 4.000 colonnine nelle aree urbane italiane. Alla fine del 2025 dovranno essere complessivamente installati in Italia 21.255 punti di ricarica.

Sulle superstrade sono previste infrastrutture super veloci (da 175kW), per garantire ricariche in tempi brevi per itinerari di lunga percorrenza, privilegiando l’installazione presso stazioni di servizio esistenti e aree di parcheggio esistenti.

Il decreto riguardante le colonnine nei centri urbani (da almeno 90kW), tiene invece conto nella definizione dei criteri dell’attuale parco circolante, della disponibilità di rimesse, parcheggi, box auto privati, della qualità dell’aria, dell’attuale penetrazione di auto elettriche, della vocazione turistica dei comuni.

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