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Cloud sovrano in Francia, il governo voltafaccia ai Gafam e sostiene l’ecosistema nazionale. E l’Italia?

Schiaffo dalla Francia al cloud Usa. Il Governo cambia la strategia cloud, non più quella presentata l’anno scorso “Cloud di fiducia” con MicrosoftGoogle protagonisti, ma ora con un sostegno chiaro, massiccio e inequivocabile al settore cloud francese. L’obiettivo: mettere, finalmente, l’ecosistema nazionale specializzato nel cloud al centro della strategia nazionale e rimuovere un certo numero di ostacoli.

L’annuncio della nuova strategia

Questa nuova strategia è stata annunciata da Thierry Breton, Commissario Europeo per il Mercato Interno, da Bruno Le Maire, Ministro dell’Economia, delle Finanze e della Sovranità Industriale e Digitale e da Jean- Noël Barrot, Ministro Delegato per il Digitale e le Telecomunicazioni. E il luogo dell’annuncio è simbolico: a Strasburgo, all’inaugurazione del nuovo datacenter OVHCloudandato in fiamme a marzo 2021: ora è di nuovo capofila dell’intera industria francese del cloud, che si sta riprendendo.

“Diciotto mesi dopo, drastico cambio di atmosfera sotto il cielo azzurro di Strasburgo”, scrive La Tribune

Costerà di meno per le start-up e PMI francesi ottenere il “bollino blu” dall’Agenzia cyber nazionale

Anche nella nuova strategia del cloud di Stato francese è richiesto il “bollino blu” (in Francia chiamato “SecNumCloud“) rilasciato dall’ANSSI (Agenzia Nazionale per la Sicurezza dei sistemi d’informazione) per certificare un alto livello di protezione per i dati particolarmente sensibili che può essere garantita dai cloud provider.  “L’ottenimento del visto SecNumCloud costituisce, per alcuni attori del cloud, un processo lungo, complesso e costoso, e quindi un freno che il governo intende rimuovere”, si legge nel comunicato stampa congiunto dei ministri Le Maire e Barrot.

Ora, il ministro Le Maire ha annunciato che l’ANSSI (Agenzia nazionale per la sicurezza dei sistemi informativi) implementerà un dispositivo di accompagnamento alla qualificazione, da 2,5 milioni di euro, che si rivolgerà alle startup e alle PMI che offrono servizi in PaaS / SaaS (platform as a service/software as a service) che possono contribuire alla modernizzazione e alla resilienza delle aziende e delle amministrazioni. L’obiettivo del governo è creare altre offerte cloud affidabili rispetto a quelle attualmente sul mercato proposte dai GAFAM.

Nuova classificazione dei dati, quelli sensibili solo nel cloud di Stato

Il Governo, a breve, definirà meglio anche cosa si intende per cloud di Stato e quali dati sensibili dovranno, obbligatoriamente, essere custoditi nel cloud sovrano, basato sulla nuova strategia.

Nelle prossime settimane sarà pubblicata una circolare per chiarire il livello di protezione dei dati e garantire la loro protezione contro l’extraterritorialità americana“, ha affermato Bruno Le Maire.

La nascita del Comitato Strategico di Settore escluso ai GAFAM

I due ministri hanno anche annunciato la creazione di un Comitato Strategico di Settore (CSF) provvisoriamente intitolato “trusted digital”. Questo “forum comune di scambio con lo Stato”, che sarà presieduto dal direttore generale di OVHCloud Michel Paulin, dovrà “incoraggiare la cooperazione e partecipare all’emergere di un’offerta francese competitiva nei prossimi anni”. In altre parole, l’obiettivo è unificare i player francesi per creare insieme offerte comuni capaci di competere per numero di servizi offerti con quelli dei Gafam. In nome della sovranità digitale, il comitato strategico sarà escluso ai Gafam. “Solo i cloud player francesi potranno essere presenti”, conferma la Direzione Generale delle Imprese (DGE). Potranno partecipare Orange, Capgemini e Thales, che sono anche distributori e rivenditori di tecnologia. 

Se la strategia cloud è ora cambiata, quella dell’anno scorso ha fatto, comunque, “scappare i cavalli”, perché le offerte americane possono essere sovrane se vendute da joint venture di diritto francese: così è nata Bleu per Microsoft con Orange e Capgemini, S3ns per Google con Thales: “Sono contrario al principio dell’extraterritorialità americana. Non vedo in nome di cosa potrebbero sequestrare dati essenziali per la nostra sovranità e la nostra indipendenza. Nessuno, nemmeno i nostri alleati, può avere il diritto di sequestrare i nostri dati”. Questa la convinzione del ministro Le Maire. Tuttavia, sempre più esperti legali avvertono che anche le offerte con il “Cloud di fiducia” in partnership con i Gafam saranno soggette alla legge FISA extraterritoriale e al Cloud ACT.

Negli Stati Uniti sono in vigore tre leggi, il Cloud Act, FISA 702 e EO 12333, che obbligano le aziende statunitensi che operano all’estero a cedere i dati dei loro clienti ai servizi Usa. (Clicca qui per approfondire).

E l’Italia?

Il ministro Vittorio Colao aveva detto, a mezza bocca in audizione alla Commissione Esteri della Camera a maggio scorso, che per il “Polo Strategico Nazionale il governo si è ispirato al cloud sicuro francese, sia pure diversa”.

Per la realizzazione del PSN, è stato firmato il contratto con TIM, Leonardo, CDP Equity e Sogei. Ma il 5 ottobre si terrà l’udienza del Tar del Lazio su ricorso Fastweb-Aruba.

Il tema potrebbe essere al centro del dibattito “Le TLC per la crescita del Paese”, il 16 settembre i grandi operatori telco a confronto. Tra gli altri interverrà Vittorio Colao, Ministro dell’Innovazione e della Transizione Digitale.

Per approfondire:

La nuova strategia cloud della Francia

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