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Cloud, protezione dei dati e cybersicurezza nel roadshow di Biella organizzato da CSI Piemonte

Essere cittadini oggi significa anche essere digitali. Una condizione vantaggiosa, che però ci espone a nuove minacce, come quelle del cyber crime. Ma quali sono concretamente i rischi a cui ci esponiamo? In cosa consistono? Che tipo di danni potrebbero causare? In che modo affrontarli? Essere cittadini digitali significa accedere ad un nuovo universo di servizi e soluzioni, significa saper gestire i propri dati, e qui si apre una nuova dimensione, che è appunto quella della tutela delle informazioni personali e sensibili. Un servizio necessario, che va pianificato e che richiede competenze, capacità e risorse.

Nella seconda tappa del roadshow “Territorio del futuro. Cloud e sicurezza, la trasformazione digitale parte da qui”, che si è tenuto a Biella, organizzato da CSI Piemonte, Regione Piemonte e Fondazione Torino Wireless, sono stati tre i temi centrali sviluppati dai relatori: sicurezza informatica, tutela dei dati personali e servizi cloud.

Un’occasione per confrontarsi sul presente e sul futuro, ma anche per condividere esperienze con amministratori pubblici e imprese, fare il punto sulle opportunità disponibili e certamente per valutare le migliori strategie future nel settore ICT.

La sicurezza delle infrastrutture, dei sistemi e dei servizi, messa a dura prova dall’attività incessante dei cyber criminali globali, si lega inevitabilmente con la sicurezza dei cittadini, che sono i fruitori finali di tali servizi.

Da qui la necessità di esaminare nel dettaglio questi rischi e trovare soluzioni adeguate per tutelare in maniera efficace la sicurezza dei dati personali, che poi sono sempre il target principale di queste attività criminali.

Noi possiamo aiutare il territorio e tutte le sue amministrazioni a far fronte a questi pericoli“, ha spiegato Pietro Pacini, Direttore Generale del CSI Piemonte.
Il CSI può infatti mettere a disposizione l’esperienza del proprio Security Operation Center, un centro specializzato in sicurezza informatica in grado di fornire attività di formazione, supporto progettuale e organizzativo e di erogare servizi di sicurezza specifici. Con l’obiettivo di fare “rete” sul territorio per diffondere e applicare i principi della sicurezza informatica“.

Pietro Pacini, Direttore Generale CSI Piemonte.

Il Comune e gli Enti del Patto hanno percorso un sentiero di crescita e di consapevolezza di quanto sia importante traghettare il territorio nella nuova era digitale ma anche del fatto che l’aver traghettato il territorio non è un punto di arrivo ma una ripartenza. Mai fermarsi”, ha dichiarato l’Assessore del Comune di Biella, Fulvia Zago, Presidente del Patto del Battistero.
Bisogna vedere le opportunità che ogni nuovo passo da fare offre. Per fortuna abbiamo tanta strada dietro le spalle ma ancora di più davanti a noi, il momento è straordinario perché è evolutivo e possiamo evolvere in armonia con l’ideale di Tim Berners Lee, ‘il papà’ della rete che ha recentemente detto ‘il web è un diritto umano e costruito per il bene pubblico, ora occorre migliorarlo e renderlo più inclusivo e sicuro. Avanti così”.

Con la digitalizzazione sempre più diffusa, crescono anche i rischi – ha commentato Gianpiero Masera, Segretario Generale della Camera di Commercio di Biella e Vercelli – ed è giusto che tutti, dal singolo cittadino all’istituzione pubblica, dal piccolo lavoratore autonomo alla grande impresa, ne siano consapevoli. Questi momenti informativi sono estremamente importanti perché diffondono informazioni necessarie alla maturazione digitale dell’ecosistema sociale ed economico. Da questo punto di vista, le Camere di Commercio, attraverso i Punti Impresa Digitale, mirano a fornire consulenza e assistenza nell’adozione delle nuove tecnologie, a cui si deve accompagnare un adeguato investimento in formazione, senza il quale gli investimenti fatti rischiano di non essere correttamente massimizzati”.

Dopo la sicurezza informatica e la protezione dei dati, l’altro grande tema del roadshow era il cloud, cioè in che modo la Pubblica Amministrazione possa sfruttare questa grande opportunità di sviluppo e innovazione.

Il cloud permette di ridurre i costi, rendere più semplice ed economico l’aggiornamento dei software e di velocizzare l’erogazione dei servizi a cittadini e imprese, migliorando così la qualità della vita delle persone e favorendo una crescita dell’economia locale.

Ma c’è ancora molto da fare, se, come ha certificato uno studio dell’Osservatorio Agenda Digitale del Politenico di Milano, nel 2018, in termini di “switch off” di servizi pubblici, solo il 21% dei Comuni intervistati ha smesso di erogare in modalità tradizionale ripensandone la gestione esclusivamente attraverso canali digitali. Un ulteriore 21% ha in cantiere progetti di switch-off per il 2019, mentre oltre il 65% dei Comuni non ha ancora fatto né intende attivare iniziative a breve.

Grazie all’esperienza maturata negli ultimi anni e al recente riconoscimento come Cloud Service Provider qualificato – ha proseguito Pacini – il CSI Piemonte è in grado di affiancare le PA e le imprese in questo percorso mettendo a disposizione i propri data center, la propria piattaforma certificata ed elevate competenze tecniche, progettuali e organizzative”.

Certamente in Italia il processo di digitalizzazione – ha affermato Laura Morgagni, Direttore di Torino Wireless – è ancora all’inizio; anche i dati del rapporto Assintel evidenziano come solo l’8% delle imprese italiane ha già raggiunto tutti gli obiettivi di digitalizzazione e che quasi un quinto non ha ancora definito invece alcuna strategia. È sempre più importante continuare a lavorare insieme a CSI e Regione Piemonte e mettere a fattore comune asset e competenze, valorizzando le buone pratiche delle nostre imprese, utilizzando gli strumenti regionali messi a disposizione e investendo in iniziative di formazione e informazione, per aiutare tanto le PMI quanto le PA a offrire servizi con modalità più moderne e inclusive, digitalizzare i processi, migrare verso infrastrutture tecnologiche più moderne, gestendo la cybersecurity e i big data, tutelando adeguatamente la privacy e ottenendo conseguenti risparmi diretti di spesa e maggiori entrate e risorse liberate per nuovi investimenti”.

Regione Piemonte –  ha infine precisato Giorgio Consol, Responsabile Servizi digitali per cittadini e imprese – intende rafforzare la propria vocazione di innovazione nel territorio piemontese, partendo dalle politiche nazionali calate nel Piano regionale pluriennale ICT 2019 – 2021. Piattaforme abilitanti, azioni di informazione e gruppi di lavoro tematici diventano lo strumento per raccogliere le esigenze del territorio e metterle a fattor comune nella ricerca di soluzioni. Cardini di queste azioni sono i sistemi tecnico organizzativi e la creazione di un team digitale che valorizzi la nuova figura del Responsabile della Transizione al Digitale”.

Gli appuntamenti del roadshow “Territori del futuro. Cloud e sicurezza, la trasformazione digitale parte da qui” continuano a maggio con le tappe di Asti e Alessandria.

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