L'indagine

Cloud, mercato mondiale a 1 trilione di dollari nel 2028 ma aumentano costi aggiuntivi e cyber rischi

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Le organizzazioni continuano a sviluppare il proprio business nel cloud, con il miglioramento dell'efficienza e della produttività. Tuttavia, l'entusiasmo iniziale per questa tecnologia sta passando e ci si concentra di più sull’analisi dei risultati, focalizzandosi sui rischi ancora alti e sui costi aggiuntivi o non necessari.

Cresce il mercato globale delle soluzioni cloud

La migrazione alla rete cloud continua ad interessare un gran numero di aziende di ogni dimensione a livello mondiale e secondo un Report di Facts and Factors il mercato globale delle soluzioni cloud è stimato passare dagli attuali 429,6 miliardi di dollari a oltre 1.025 trilioni di dollari entro il 2028.

Un trend inarrestabile che nasconde però qualche insidia. Stando ad un recente studio di Forrester Consulting, infatti, il 63% dei responsabili IT nelle organizzazioni ha dichiarato di non avere tutte le risorse necessarie per portare a completamento la migrazione e di dover ancora affrontare rischi di varia natura.

I grandi vantaggi della tecnologia

Tutti gli intervistati concordano sulle enormi potenzialità del cloud in termini di efficienza, produttività, scalabilità, crescita, riduzioni dei costi, governance e ottimizzazioni delle risorse, con tempi di implementazioni sempre più rapidi e risultati operativi garantiti, ma soprattutto in questa fase non si devono sottovalutare le insidie che ancora accompagnano la tecnologia.

Nel 57% dei casi i risultati positivi sono arrivati addirittura prima del tempo e tutte le aspettative sono state soddisfatte, il 58% afferma di volere un’infrastruttura più veloce e il 59% desidera un’automazione più rapida dell’infrastruttura cloud ibrida. Per questo restano alti gli investimenti in queste soluzioni.

I punti deboli su cui lavorare

E allora dove sono i problemi? Intanto è proprio questa corsa in avanti a far emergere delle criticità all’interno delle organizzazioni. Le attuali capacità delle infrastrutture impediscono ai decisori interni di muoversi rapidamente come vorrebbero e il motivo è nella mancanza di risorse strategiche, ma anche di supporto e di informazioni giuste.

Il 60% dei decisori si è inoltre lamentato di una mancanza generale di reportistica e di analisi dettagliate, come anche di attività di provisioning, cioè nel processo di preparazione ed equipaggiamento di una rete per consentirle di fornire nuovi servizi ai propri utenti.

In tal senso le più colpite sono le imprese che operano in ambienti multicloud e di cloud ibrido.

La cyber sicurezza delle infrastrutture

Poi c’è il tema della cybersecurity, con il 58% degli intervistati che denuncia l’aumento dei rischi di attacchi informatici, mentre nel 52% dei casi si sottolinea di aver dovuto sostenere costi aggiuntivi o non necessari. il 51% dei responsabili IT vede in tutto questo un grande limite all’innovazione.

Il dato sugli attacchi informatici infine conferma altre ricerche sull’argomento, come il dato diffuso da IBM secondo cui nel 2020 la sottrazione di dati sensibili abbia causato in media un danno pari a 4,26 milioni di dollari e la perdita di 252 giorni nella ricerca delle origini degli attacchi, in cui rientrano azioni di phishing, hacking degli account, malware e attacchi DDoS.

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