Nell’economia globale in cui i cicli di vita dei prodotti sono brevi, le aziende devono affrontare la sfida di portare sul mercato nuovi prodotti e personalizzare quelli esistenti per tenere il passo con lo spostamento delle preferenze dei clienti.
Nella continua ricerca di nuovi prodotti e mercati, le aziende sono impegnate a perseguire la crescita mediante l’espansione delle unità di business esistenti e/o fusioni e acquisizioni di altre società. Il mutevole scenario implica che i processi di business devono essere flessibili per accogliere, modificare, aggiornare e cancellare attività. Il valore che un’azienda è in grado di fornire risiede quindi nella capacità di personalizzare i processi di business per soddisfare le condizioni di mercato in costante evoluzione.
La tecnologia è un mezzo per raggiungere quest’obiettivo e in particolare il cloud computing. Il cloud computing è sicuramente una piattaforma per la gestione efficiente dei servizi informatici, tuttavia tale visione è una prospettiva tradizionale orientata alla tecnologia. Un altro modo di guardare il cloud computing è dal punto di vista commerciale: le aziende che utilizzano il cloud computing per supportare le loro operazioni.
Nel secondo punto di vista, il beneficio che le aziende possono ottenere dal cloud computing non deriva dal risparmio sui costi tecnologici, ma dalle maggiori entrate garantite dalla realizzazione di una struttura aziendale che sia più reattiva alle mutevoli esigenze dei clienti, più rapida al lancio di nuovi prodotti e servizi e più efficace nell’espansione di successo in nuovi mercati.
Inoltre è importante ricordare che le aziende sono molto meno integrate verticalmente rispetto a quanto non lo siano state fino a 20 anni fa, quindi sono molto meno autonome. Le aziende hanno costantemente esternalizzato attività non primarie in modo da focalizzare investimenti e risorse principalmente su attività a valore aggiunto che creino il prodotto/servizio che i loro clienti acquistano.
Come conseguenza, la maggior parte delle aziende dipende da una rete di fornitori che forniscono loro servizi di supporto. Per le aziende la gestione dei propri processi di business in modo efficace, includendo la collaborazione con la rete di partner e fornitori, rappresenta la sfida più impegnativa.
Per parafrasare un detto famoso, nessuna azienda è un’isola; nessuna società può avere successo da sola. Le aziende dipendono dal flusso d’informazioni condivise fra loro e i propri partner, tale flusso deve quindi essere affidabile e prevedibile. Tale rete informativa rappresenta un ecosistema di cui il Business Process Management (BPM) rappresenta il framework di riferimento per lo scambio informativo.
Utilizzando il framework BPM, le aziende che lavorano insieme possono “convergere” in un pacchetto appropriato di servizi da proporre ai loro clienti. I sistemi BPM sono in grado di garantire il monitoraggio delle prestazioni di questi servizi interaziendali e fornire il reporting in tempo reale che garantisce la visibilità di cui le aziende necessitano per adeguare continuamente i processi aziendali al cambiamento delle condizioni operative.
I sistemi BPM attingono i dati che fluiscono tra i sistemi di elaborazione utilizzati dalle aziende. Per esempio, si consideri un processo aziendale che preveda la ricezione di ordini, l’inoltro degli ordini per l’evasione, la spedizione dei prodotti ordinati e quindi la fattura al cliente. In tale esempio esistono diversi sistemi coinvolti: un catalogo e inserimento prodotti, un sistema di routing degli ordini; un sistema di evasione degli ordini; un sistema di fatturazione e un sistema di crediti. Per capire davvero cosa sta succedendo nel processo, è necessario vedere e capire come funzionano tutti questi sistemi insieme.
Un sistema BPM garantire una visione unificata e globale dei dati che fluiscono tra questi sistemi e può individuare colli di bottiglia in cui il flusso di dati rallenta o dove si sviluppano problemi che compromettono l’efficienza durante l’intero processo.
In fine è opportuno menzionare che nell’ambito del framework BPM un ruolo che acquisisce importanza crescente con il diffondersi di automazione è il Robotic Process Automation (RPA). Robotic Process Automation sono “software robot” che possono eseguire in modo automatico attività ripetitive imitando il comportamento degli operatori e interagendo con gli applicativi informatici esattamente come fanno gli esseri umani.
Il cloud è un ambiente ideale per le aziende per costruire un BPM efficace comprensivo di RPA. In altre parole, i sistemi BPM distribuiti in un ambiente cloud sono il metodo che le aziende possono impiegare per lavorare insieme in una rete di valore per offrire ai loro clienti un mix di prodotti e di servizi in continua evoluzione. Di conseguenza, BPM basato su cloud diventa la base per un’efficace collaborazione interaziendale per mezzo del quale è possibile realizzare processi personalizzati e specializzati a supporto dei singoli clienti.