Una regione ‘smart’ da realizzare sul modello europeo, che sappia offrire ai suoi cittadini servizi amministrativi, sociali e sanitari di nuova generazione, sfruttando il potenziale dell’innovazione tecnologica e promuovendo le smart community sul territorio marchigiano.
Questo è l’obiettivo del protocollo d’intesa annunciato nei giorni scorsi dall’Anci Marche e l’Università Politecnica per sviluppare progetti smart city a livello regionale e comunale.
La prima azione che si intende portare avanti nell’ambito del protocollo d’intesa, hanno spiegato il presidente di ANCI Marche, Maurizio Mangialardi, ed il Rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Sauro Longhi, riguarda la ricognizione del livello di implementazione dei progetti di smart communities nella regione, al fine di valutare e promuovere sul territorio la cultura e l’adozione delle tecnologie delle comunità intelligenti.
Il progetto mira a creare un modello di assistenza al cittadino basato su una rete di servizi sanitari e sociali integrati mediante dispositivi/sistemi interoperabili. La rete poggerà su un’infrastruttura cloud finalizzata a connettere le società e gli enti che offrono i servizi con i soggetti utilizzatori che ne fruiranno, ovvero i cittadini e le famiglie nelle loro case.
“Far emergere le buone pratiche – ha detto Longhi – significa poi dare il via a progetti specifici che porteranno a modelli organizzativi replicabili nei territori. Il tema della longevità e della domotica è uno di questi e parlare di smart cities, in questo contesto, significa proporre progetti sostenibli dal punto di vista ambientale, sociale ed economico”.
“L’obiettivo è anche superare la realizzazione di iniziative sporadiche – ha detto Mangialardi – in ragione di una logica di rete che non porti a spreco di risorse ma a progetti che consentano davvero di fare un passo avanti nell’interesse dei cittadini”.
Secondo i dati dell’Osservatorio ANCI, la regione Marche risulta tra quelle dove l’implementazione di iniziative legate alle città e comunità intelligenti (smart cities anche communities) è ancora molto limitata. Un fatto, spiegano, dovuto alla piccola dimensione dei Comuni marchigiani, per i quali è necessario studiare un modello ad hoc che possa consentire di implementare sul territorio il concetto di Comunità diffusa intelligente che possa generare innovativi servizi per la popolazione.
L’Università Politecnica delle Marche è da tempo attiva nello sviluppo e nella promozione di progetti inerenti i temi della smart communities, quali ad esempio il progetto Health@Home, risultato 1° classificato nell’area Salute a livello nazionale nell’ambito del bando del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, progetto che ha già l’endorsment dell’ANCI Marche e di Federsanità ANCI a livello nazionale.