Desktop computer, telefoni fissi, armadi, stampanti, fotocopiatrici e sale riunioni confinate in uno spazio statico chiamato ufficio stanno via via lasciando il posto a un ecosistema multidevice composto da smartphone, tablet e notebook in grado di accedere in modalità wireless a dati, applicazioni e soluzioni di videoconferenza che risiedono nel cloud.
È così che il tradizionale mondo del lavoro, come la maggior parte di noi l’ha conosciuto, sta cambiando radicalmente, sia sotto la spinta della trasformazione digitale, sia per la crescita progressiva della presenza di “Millennials” tra i dipendenti delle imprese.
Questi lavoratori stanno apportando una cultural lavorativa innovativa, basata sui device e sulla collaborazione, sul concetto di “lavoro agile” (smart working) e di formazione continua.
La popolazione europea di mobile workers, si legge in un articolo IDC, crescerà da 97 milioni di unità nel 2016 a 120 milioni nel 2021, con la quota sulla forza lavoro complessiva che salirà dal 53% al 63% nello stesso periodo.
E uno dei punti chiave di questo passaggio è proprio l’abilita dell’azienda di diventare mobile, di saper integrare nuovi apparati e dispositivi di mobile networking.
La trasformazione del workplace, sottolineata da IDC, è del resto guidata proprio dagli stessi driver che stanno alla base dell’enterprise digital transformation: maggiore agilità, migliore esperienza e soddisfazione, maggiore collaborazione, tempi di risposta e decisionali più rapidi, incremento della produttività, ottimizzazione dei processi, aumento dei ricavi.
Ma c’è un altro fattore chiave in questo processo di digitalizzazione del lavoro: il cloud. La “nuvola” rappresenterà il canale principale con cui verranno erogati i servizi a questi nuovi lavoratori. IDC stima che il mercato delle applicazioni di collaborazione – parte fondamentale del corredo operativo dei futuri lavoratori – non solo si svilupperà con tassi di crescita importanti – ma si sposterà quasi del tutto sul cloud: nel 2021, sempre in Europa, l’80% del giro d’affari di questo mercato deriverà proprio dal public cloud.
Si stima (Markets and markets) che il mercato di tecnologie per Enterprise collaboration (EC) raggiungerà un valore approssimativo di 50 miliardi di dollari nel 2021 (dai 26,8 miliardi del 2016).
Grazie alle tecnologie per l’EC sono rimosse tutte quelle barriere interne ad un’azienda che c’erano tra dipendenti e conoscenza, nonché quelle che c’erano tra i dipendenti stessi. Messaggistica real time, piattaforme di condivisione e azioni di teaming, soluzioni per l’unified communications & collaboration, reti sociali aziendali, servizi di videoconferencing e visual collaboration, intranet e portali, sono tra gli strumenti di EC più diffusi.