Cerca la tua città e scopri il suo indice di vivibilità climatica
La classifica delle città italiane dove c’è il clima migliore
Quali sono le città italiane dove si registra il clima migliore? Dove conviene vivere, nei centri urbani del Nord, del Centro o del Sud? Oppure, lungo la costa, all’interno, in collina o in montagna? Difficile da dire, ognuna di queste aree presenta un clima diverso e quindi esperienze diverse in termini di piovosità, umidità, calore, temperature estreme o giorni di sole.
La nuova ricerca realizzata da Il Meteo.it e Corriere della Sera, ha passato sotto la lente meteorologica 108 città italiane, stimando per ognuna di esse un indice di vivibilità climatica calcolato su 14 indicatori.
Dalla classifica che ne è scaturita si vede che le città con l’indice migliore di vivibilità climatica sono quelle ubicate in zone collinari e in riva al mare.
Le prime dici città sono: Macerata, che con 762 punti occupa il podio più alto, seguita al secondo posto da Savona (756 punti) e Matera al terzo (744 punti), quindi Brindisi, Bari, Genova, Sondrio, Barletta, Campobasso e Ancona.
La classifica delle città con il miglior indice di vivibilità climatica
Bassa vivibilità climatica per le grandi città italiane
Ovviamente si tratta di punteggi relativi al 2022, che come sappiamo bene è stato un anno difficile dal punto di vista climatico, con grave siccità in molte regioni e improvvisi fenomeno meteo estremi, come alluvioni e ondate di calore lunghe ed intense.
“La fascia adriatica piazza ben sette città tra le prime dieci più vivibili dal punto di vista climatico, in particolare perché ha maggiormente usufruito delle brezze estive, quindi ha avuto meno giornate di caldo intenso e meno notti tropicali”, ha spiegato il meteorologo Mattia Gussoni di ilmeteo.it.
Se guardiamo alle grandi città d’Italia, non si rimane sorpresi nel trovarle in posizioni basse, se non bassissime. I centri urbani sono aree in cui i valori climatici si alternano già di per sé a causa del tipo di materiali che sono stati impiegati, per il consumo di suolo estremo, per la concentrazione di inquinanti atmosferici.
La posizione migliore è quella di Napoli, “solo” al 17° posto (in clamorosa risalita rispetto al 93° del 2021), Palermo è al 32°, Roma al 43° posto (risale di 30 posizioni circa rispetto al 2021), Firenze raggiunge il 73° posto, Milano il 75°, mentre Torino e Bologna crollano e scendono rispettivamente alla posizione 86 e 94.
Per il prossimo anno molto dipenderà anche dall’introduzione di nuovi piani di sviluppo per l’efficienza energetica, gli investimenti in fonti energetiche rinnovabili e tecnologie green, il supporto alla transizione energetica ed ecologica della mobilità e dei trasporti, come anche dell’edilizia.
Il fondo della classifica
Nelle non invidiabili ultime dieci posizioni si trovano ben tre città sarde e due della Sicilia (Catania all’ultimo posto assoluto e Caltanissetta), oltre alle «padane» Cremona, Piacenza, Novara, Vercelli e Forlì.
Mentre per le città di pianura del Nord i dati si possono spiegare con la particolarità del clima lungo il corso del Po (nebbia e temperature rigide in inverno, gran caldo e umidità in estate), per Sicilia e Sardegna bisogna considerare l’annata particolare: le due isole sono state infatti investite da lunghe ondate di calore estremo intervallate da episodi di precipitazioni intense semi-tropicali che in alcuni casi hanno provocato anche alluvioni lampo.