COP24

Clima, la BEI investirà 4 miliardi per un’economia più sostenibile

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In stallo i negoziati per la COP24, ma arriva l’annuncio della Banca europea per gli investimenti, con nuove risorse per progetti di green economy, resilienza idrica, lotta ai cambiamenti climatici, efficienza energetica.

Mancano solo 24 ore alla chiusura ufficiale della ventiquattresima Conferenza mondiale sul clima (COP 24). L’obiettivo di definire una volta per tutte le regole per l’attuazione dell’Accordo di Parigi del 2015 non è stato raggiunto pienamente, ma qualche passo in avanti si è registrato e si spera in ulteriori tavoli fuori tempo massimo.

Nello specifico, COP sta per Conferenza delle parti, incontro annuale dei paesi firmatari dell’UNFCCC, la Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici siglata nel 1992 in occasione del summit per la Terra di Rio de Janeiro.

La strada da percorrere è sempre la stessa, cioè bloccare il processo di riscaldamento globale (global warming) non oltre l’intervallo critico tra +1,5°C e (non oltre) e +2°C rispetto ai valore preindustriali, e sempre gli stessi i problemi e gli ostacoli frapposti tra le buone intenzioni e i traguardi da raggiungere, con la solita schiera di Paesi della “fuel economy” (Emirati Arabi, Russia, Arabia Saudita, Stati Uniti d’America e Kuwait) che cercano di prendere tempo, in un mix dannoso di sovranismo ed egoismo, per continuare a fare profitti con i combustibili fossili.

A tutti gli effetti siamo in una situazione di stallo e questo è già di per sé un problema, perché mentre i 197 Paesi della Conferenza sono lì a negoziare e sabotare l’accordo finale, i cambiamenti climatici non si fermano e anzi accelerano i loro effetti catastrofici.

Una buona notizia arriva però dalla BEI, la Banca europea per gli investimenti (European Investment Bank), che ha annunciato investimenti per più di 3,8 miliardi di euro in progetti ed iniziative di contrasto ai cambiamenti climatici.

Di questi, ad esempio, 335 milioni saranno investiti in Spagna nella costruzione di torri per l’energia eolica e di impianti solari (fotovoltaico) da cui generare energia pulita, per aiutare il Paese nel raggiungimento del 20% di energia da fonti rinnovabili sui consumi totali entro il 2020.

Altri 200 milioni di euro saranno spesi in Finlandia per l’elettrificazione del Sud e dell’Ovest del Paese (sempre da fonti rinnovabili).

Nel 2017 la BEI ha già finanziato progetti per la generazione di energia da fonti rinnovabili per 10 miliardi di dollari, raggiungendo una capacità pari a 10.924 MW, in grado di fornire elettricità pulita a 10,4 milioni di abitazioni.

Ma non solo, nella cifra sono compresi anche 36,8 milioni di smart meters attivati per la gestione digitale dei consumi e per la massima efficienza energetica, con il dispiegamento complessivo di 76.557 km di cavi elettrici (linee elettriche aeree e linee elettriche interrate alloggiate in cavidotti).

Altro capitolo strategico di massima rilevanza è l’acqua. Nel Regno Unito saranno investiti 114 milioni di euro in programmi di resilienza idrica, relativi alla maggiore disponibilità di acqua potabile e al miglior trattamento delle acque reflue.

Stessa cosa in Belgio, dove con 80 milioni di euro si potrà distribuire acqua potabile a 206 mila cittadini, mentre altri 420 mila cittadini avranno l’opportunità di servirsi di nuovi impianti per il trattamento delle acque reflue.

Un miliardo di euro, infine, la BEI lo investirà nella ricerca e l’innovazione, sempre “green oriented”, ancora un miliardo di euro per la sostenibilità e la sicurezza dei trasporti, mentre circa 875 milioni di euro confluiranno nel Fondo europeo per gli investimenti strategici.

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