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Clima. Il Ministro Galletti: ‘Italia in prima linea alla COP21 di Parigi’

Ministro Gian Luca Galletti

Obiettivo salvare il Pianeta dal riscaldamento globale. E farlo senza accontentarsi del limite dei 2 gradi di aumento della temperatura, ma puntare alla soglia di 1,5 gradi. E’ la posizione con la quale l’Italia si presenterà alla prossima Conferenza sul clima, la COP21, in programma a Parigi a partire da lunedì 30 novembre.

Lo ha ribadito ieri il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti in Aula alla Camera. ‘Come Italia – ha osservato Galletti, che aveva già detto fatto presente di recente di essere al lavoro su un possibile rifermento a 1,5 gradi – faremo presente l’importanza che all’interno del testo ci sia almeno un riferimento al fatto che, pur rimanendo l’obiettivo del limite all’aumento della temperatura di almeno due gradi, ci sia un riferimento al grado e mezzo’ che, ‘secondo la scienza, è l’obiettivo minimo per dare più solidità alla sicurezza del Pianeta nei prossimi anni’.

L’Italia, dunque, ‘sarà in prima linea a Parigi’, ha assicurato il Ministro, citando alcune parole di Papa Francesco per ricordare ‘l’importanza morale ed etica’ della ”sfida” imposta dai cambiamenti climatici e dalla difesa dell’ambiente: ‘Non dite che lo fate per i vostri figli ma dite che lo fate per voi perché è responsabilità vostra’, ha osservato Galletti riportando il pensiero del Papa; ed è per questo che – ha concluso – ‘andrò a Parigi a rappresentare con molto orgoglio la responsabilità di ognuno di noi’.
Nonostante l’invito fatto dal Ministro in Aula a un’ampia unità, l’Aula della Camera si è divisa e la risoluzione di maggioranza che impegna il governo in vista del summit Onu sui cambiamenti climatici è stata approvata con 326 sì, 103 astenuti, M5S e Sinistra italiana, e nessun contrario. Ma sul nono e decimo capoverso, votato separatamente, anche Fi si è astenuta: i sì sono stati 282, 154 gli astenuti, e nessun voto contrario.

Nella risoluzione approvata, 15 i punti salienti che vanno dal principio delle responsabilità comuni negli impegni di riduzione delle emissioni alla necessità di promuovere un accordo che abbia una revisione ciclica e alla definizione di una governance del processo che guardi al raggiungimento del target della soglia dei 2 gradi entro i quali mantenere l’aumento medio della temperatura globale.

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