L’Italia per la prima volta nella sua storia ha un decreto Clima completamente dedicato alla tutela dell’ambiente e alla ricerca e promozione delle soluzioni, anche tecnologiche, in grado di affrontare le anomalie climatiche in corso e gli effetti devastanti sia del global warming, sia dell’inquinamento.
A seguito delle drammatiche notizie che giungono in particolare dalla Liguria, dal Piemonte, dalla Calabria e altre zone d’Italia, colpite duramente dal maltempo di questi giorni, le misure introdotte dal decreto sono considerate “assolutamente urgenti” in tutti i settori valutati come vulnerabili ai cambiamenti climatici: acqua, agricoltura, biodiversità, costruzioni ed infrastrutture, energia, prevenzione dei rischi industriali rilevanti, salute umana, suolo ed usi correlati, trasporti.
La logica è quella di incentivare comportamenti ed azioni virtuose, si legge nel comunicato del ministero dell’Ambiente, programmando una serie di interventi a più livelli, idonei a coinvolgere tutti gli attori responsabili (e quindi le amministrazioni ma anche i cittadini).
Sull’argomento, secondo quanto riportato dall’Ansa, è tornato oggi il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che dagli impianti Fca di Melfi, in provincia di Potenza, ha dichiarato: “Nella legge di bilancio per il 2020, nell’ottica di una conversione ecologica dei nostri sistemi produttivi, abbiamo previsto un credito d’imposta ‘green’ del 10% per le imprese che realizzano investimenti in grado di ridurre le emissioni generate dai processi produttivi, per renderli più efficienti minimizzando la produzione di rifiuti“. “
“Un ulteriore fondo da oltre 4 miliardi in 4 anni sosterrà gli investimenti per ridurre le emissioni di gas clima-alteranti”, ha poi aggiunto Conte, come prima risposta del sistema Paese alle anomalie climatiche e il surriscaldamento globale che tanti effetti distruttivi hanno sul territorio e le nostre vite, come si vede bene dai danni enormi causati alle infrastrutture stradali di molte regioni d’Italia in queste ultime ore.
Il decreto Clima, approvato al Senato, ha ricordato il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, “è il primo pilastro del Green new deal. Il dibattito parlamentare lo ha arricchito e migliorato. E ora velocemente alla Camera per approvare la prima legge del governo sul clima”.
“Ora bisognerà mettere in campo provvedimenti che insistano sullo sviluppo dell’economia circolare per venire incontro alla necessità di dimezzare le emissioni in atmosfera entro il 2030 e al loro azzeramento entro il 2050”, ha inveve affermato il sottosegretario all’Ambiente, Roberto Morassut.
Tra le principali misure inserite all’interno del decreto Clima, ricordiamo:
un fondo da 255 milioni di euro per i buoni mobilità; 40 milioni per le corsie preferenziali del trasporto pubblico a livello locale; 20 milioni per gli scuolabus ad emissioni zero (mezzi elettrici e ibridi); 30 milioni per il biennio 2020-2021 per la riforestazione delle aree urbane; istituzione delle zone economiche ambientali, che corrispondono ai parchi nazionali, con agevolazioni e vantaggi fiscali per i Comuni che vi ricadono; open data ambientali; premio Capitale Verde d’Italia; un fondo da 27 milioni di euro per le macchinette mangiaplastica; il Fondo per il rimboschimento e la tutela ambientale e idrogeologica delle aree interne e il Fondo qualità dell’aria.