In occasione della campagna mondiale “Clean up the world” (in Italia “Puliamo il mondo”), Ecolamp (il consorzio per il recupero e lo smaltimento di apparecchiature di illuminazione), ricorda l’importanza di raccogliere in modo differenziato le lampadine a risparmio energetico non più funzionanti.
“La mobilitazione crescente di cittadini che aderiscono ad iniziative come questa ci fa capire come sia sempre più diffusa anche in Italia l’attenzione della gente all’ambiente e a comportamenti sostenibili. – commenta Fabrizio D’Amico, direttore Generale del consorzio Ecolamp – Lo ricontraiamo anche nei dati della raccolta differenziata delle lampadine che cresce di anno in anno. Anche nel 2014 Ecolamp registra un aumento delle sorgenti luminose esauste raccolte e trattate correttamente. Prevediamo di superare a fine anno la soglia delle 2.000 tonnellate.”
Perché le sorgenti luminose di nuova generazione, oltre a consumare meno e durare più delle tradizionali lampadine a incandescenza (ormai fuori commercio), consentono di recuperare oltre il 90% dei materiali di cui sono composte, per essere reimmessi nel ciclo produttivo. Quindi da rifiuti, a risorse per il pianeta.
“Grazie alla nuova normativa entrata in vigore lo scorso 12 aprile – ricorda D’Amico – è inoltre previsto il sistema dell’uno-contro-zero all’interno delle grandi superfici di vendita e per gli apparecchi di piccolissime dimensioni (<25cm), categoria a cui le lampadine appartengono senz’altro. Grazie a questo servizio, per cui è possibile consegnare al punto vendita le sorgenti luminose non più funzionanti a prescindere dall’acquisto di un prodotto nuovo equivalente, ci si aspetta una risposta fortemente positiva da parte dei cittadini, sempre più sensibili; e di conseguenza – conclude D’Amico – un ulteriore incremento delle lampadine esauste raccolte in modo differenziato.”
Ecolamp ha chiuso il 2013 superando 1900 tonnellate di lampadine raccolte e i dati del 2014 sono altrettanto positivi, con oltre 1.300 tonnellate registrate a fine agosto.