L'incontro

Città metropolitane ed eccellenze urbane, al via a giugno 14 roadshow internazionali

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Presto un “Tavolo permanente” tra Città e Governo, ha annunciato il ministro per gli Affari regionali, Enrico Costa: “E’ necessario mettere le Città metropolitane in condizione di funzionare”. Cdp rimodula il debito dei nuovi enti ormai arrivato a 4 miliardi

Promuovere in Europa e nel mondo le eccellenze urbane italiane, le nostre Città metropolitane e le future smart cities del nostro Paese, è stato il tema al centro dell’incontro sulla strategia di internazionalizzazione dei territori, che il Coordinamento dei sindaci delle Città metropolitane comune ha tenuto ieri presso l’Anci, con i  i sindaci delle Città metropolitane, rappresentati dal sindaco di Firenze e coordinatore Anci delle Città metropolitane, Dario Nardella, i sindaci di Genova e Reggio Calabria, Marco Doria e Giuseppe Falcomatà, e il direttore centrale per l’internazionalizzazione del Sistema Paese e le Autonomie Territoriali, Vincenzo De Luca.

L’evento ha dato l’avvio al progetto nazionale di promozione delle eccellenze urbane italiane nel mondo, che vedrà partire a metà giugno 14 roadshow (uno ogni Città metropolitana) finalizzati a promuovere le caratteristiche e le eccellenze delle singole realtà urbane, al fine di mettere in contatto stakeholder e investitori.

Con questa iniziativa – ha commentato Nardella – vogliamo ottimizzare le energie e moltiplicare le opportunità delle nostre realtà urbane”. Nelle grandi città si concentra il 40% del Pil nazionale e la quasi totalità delle eccellenze imprenditoriali, economiche, industriali e del mondo della ricerca.

Individueremo i Paesi interessati al “Sistema Italia”, evidenzieremo i punti forti e le vocazioni specifiche di ogni singola città per presentare agli investitori quanto di meglio abbiamo”, ha precisato il sindaco di Firenze.

Quando un investitore vuole puntare su un territorio passa per le città e queste devono farsi trovare pronte, con un approccio integrato”.

Sempre nella giornata di ieri si è tenuto l’incontro del coordinamento delle Città metropolitane Anci, a cui hanno preso parte, tra gli altri, lo stesso Nardella e il ministro per gli Affari regionali, Enrico Costa. Proprio il ministro ha espresso la volontà da parte del Governo di avviare un tavolo permanente sulle Città metropolitane.

“Accogliamo con piacere le parole del ministro e per prima cosa gli abbiamo consegnato il progettoStart city”, realizzato in collaborazione con Intesasanpaolo e Ambrosetti e presentato nei mesi scorsi a Firenze – ha spiegato Nardella – in cui sono racchiuse tutte le caratteristiche e le potenzialità delle Città metropolitane, finalizzato ad interpretare alla lettera la filosofia della Legge Delrio, ovvero un nuovo ente su cui puntare per la crescita economica e l’innovazione del nostro Paese”.

L’obiettivo condiviso è fare in modo di attivare politiche differenziate a seconda delle caratteristiche, perché diverse sono le esigenze delle aree urbane rispetto al resto del territorio e diversi devono essere gli interlocutori”, ha dichiarato il ministro per gli Affari regionali, che ha tenuto però a ribadire come “l’interlocuzione con il coordinamento delle Città metropolitane dell’Anci deve radicarsi alla fine in provvedimenti concreti, efficaci e veloci”. “Per questo – ha aggiunto – la mia proposta di attivare un tavolo permanente di confronto da cui seguire, passo dopo passo, la crescita del nuovo ente costituzionale”.

E’ necessario mettere le Città metropolitane in condizione di funzionare. “Le città metropolitane – ha aggiunto Costa – si trovano oggi in debito d’ossigeno a fronte di eredità che si sono ritrovate dal passato”. A riguardo, nei giorni scorsi, la Cassa Depositi e Prestiti ha deciso di intervenire a sostegno della finanza locale, consentendo a Province e Città metropolitane di rimodulare un debito che ammonta complessivamente a circa 4 miliardi di euro.

Secondo Cdp, grazie alla rinegoziazione del debito, effettuata ai sensi della Legge di Stabilità 2016 (L. 208/2015), potranno essere liberate risorse, nel periodo 2016-2020, per oltre 100 milioni di euro generati dalla riduzione delle rate di ammortamento.

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