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Città metropolitane e sviluppo delle smart city: L’Ue sblocca 892 milioni per l’Italia

Approvato dalla Commissione europea il programma operativo nazionale (PON 2014 – 2020) per le 14 città metropolitane d’Italia, con lo sblocco di 892 milioni di euro: 588 milioni dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) e dal Fondo sociale europeo (Fse), più 304 milioni provenienti dal cofinanziamento nazionale.

Le città metropolitane saranno centri propulsori dell’innovazione, dei servizi digitali ai cittadini e di progetti di sostenibilità urbana”, ha affermato in una nota il commissario europeo alla politica regionale, Corina Cretu, sottolineando come queste dovranno inoltre “mantenere grande attenzione all’innovazione sociale, alla lotta all’esclusione, al problema abitativo“.

“Le azioni previste permetteranno di rafforzare la coesione sociale nelle grandi città, contribuendo sostanzialmente agli obiettivi della strategia Europa 2020”, ha invece commentato Marianne Thyssen, commissario per l’Occupazione, gli affari sociali e l’inclusione.

Si tratta di progetti di innovazione urbana per la mobilità sostenibile ed intelligente (smart mobility e soft mobility), l’attuazione dell’Agenda digitale italiana, il miglioramento dell’efficienza energetica e la soluzione al problema abitativo (social housing).

Il piano prevede che il 70% dei comuni delle aree metropolitane di Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Genova, Firenze, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino e Venezia, arrivino ad offrire servizi digitali interattivi ai cittadini e che 678 comuni lavoreranno in maniera associata rendendo interoperabili i sistemi informatici.

Sul fronte della sostenibilità, si prevede che oltre 92.000 punti di illuminazione siano sostituiti con lampade LED, così da ridurre i consumi di 18GWh e le emissioni di C02 di 1.900 tonnellate, a cui si aggiungono più ristrutturazioni e riconversioni energetiche su superfici di edifici pubblici per 38.000 metri quadri, con un taglio del consumo di energia di 2,2 GWh l’anno, e al realizzazione di oltre 200 km di nuove piste ciclabili.

Infine, gli interventi di innovazione/inclusione sociale vedranno circa 1.800 persone senza fissa dimora accedere a servizi di accoglienza; più di 2.250 spazi urbani potranno essere riqualificati ad uso sociale; 2.270 alloggi aggiuntivi saranno riabilitati per  essere destinati ad altrettante famiglie in condizioni di disagio abitativo; circa 3.900 persone appartenenti a famiglie a basso reddito e 5.800 persone colpite da forme elevate di disagio, beneficeranno di un accompagnamento alla casa e di un inserimento lavorativo, sociale ed educativo; circa 500 persone appartenenti a comunità emarginate verranno sostenuti nell’ambito di progetti di inclusione sociale.

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