“Purtroppo si tratta solo di una punta di un iceberg perché ultimi tragici fatti evidenziano ancora una volta un’escalation di bestiale violenza digitale nei confronti delle donne ed un rapporto troppe volte“ malato” tra minori e media” – afferma Sandra Cioffi Presidente del Consiglio Nazionale degli Utenti (CNU) – “e si tratta di una vera e propria emergenza da affrontare tutti insieme nell’ambito delle rispettive competenze, attraverso il rafforzamento di una sempre più coordinata “ rete “ interistituzionale”.
“C’è infatti una pornografia violenta e umiliante – continua Cioffi – un vero e proprio problema educativo relativo non solo all’educazione digitale ma anche alla mancanza di sentimenti e di valori. Riteniamo – continua Cioffi – che tali problematiche debbano essere analizzate ed affrontate da più angolazioni e in maniera “multidisciplinare” ed abbiamo apprezzato l’azione del Governo che sta coinvolgendo in quest’operazione educativa anche i ragazzi, il mondo della scuola e la famiglia. Ciò che già ci conforta è che in questi prossimi mesi sarà anche operativa la delibera AGCOM di attuazione della legge 30 aprile 2020, n. 28 in materia di “sistemi di protezione dei minori dai rischi del cyberspazio”.
Tale delibera, fortemente sollecitata dal CNU che ha dato anche il suo parere nell’ambito della consultazione pubblica, estende anche alle piattaforme on line disposizioni cogenti e strumenti di intervento come il parental control e ciò- sottolinea Cioffi- potrà dare un importante contributo anche a bloccare l’accesso dei minori ai siti porno. Ma anche altre – continua Cioffi – sono le opportunità da cogliere che si stanno presentando per mettere in campo nuove strategie che siano in grado di contribuire a trasformare Internet in uno spazio più sicuro per i bambini e gli adolescenti.
“Ci riferiamo – continua Cioffi – all’entrata in vigore dal 25 agosto nel nostro Paese del Digital Service Act (DSA) e all’imminente rinnovo del Contratto di servizio tra Rai e Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Il DSA, infatti, tenuto conto della transnazionalità della rete, si propone di introdurre cambiamenti profondi nel mercato digitale europeo con una precisa richiesta agli operatori di attenzione anche alla tutela dei minori. Per ciò che concerne inoltre il nuovo contratto di Servizio Rai, il Cnu – fa presente Cioffi – darà il suo contributo prossimamente in Commissione di Vigilanza Rai e tenuto conto del delicato passaggio da Broadcaster a Digital media Company sottolineerà la necessità della massima attenzione nei confronti dei minori (fino ai 18 anni) così come previsto dalla Convenzione del Fanciullo. Si tratta quindi – conclude Cioffi – di mettere in campo ogni sinergia affinché la rete non sia solo rischio, ma anche opportunità per formarsi e informarsi, socializzare, esprimere i propri interessi e la propria personalità e tutto questo deve avvenire in sicurezza e nel rispetto della dignità della persona”.