L’industria audiovisiva degli Stati Uniti, quindi cinematografica e televisiva, conta 93.000 imprese e 2,6 milioni di posti di lavoro (di cui 927.000 diretti), secondo il recente “2018 THEME Report” diffuso ad aprile dalla MPAA (Motion Picture Association of America), la principale Associazione americana di produttori cinematografici.
Considerando l’intero Nord America, quindi USA e Canada, nel 2018 sono andate al cinema (almeno una volta nei 12 mesi) oltre 263 milioni di persone, quasi i due terzi dell’intera popolazione.
Lo spettatore medio nordamericano ha staccato circa 5 biglietti d’ingresso in sala nel 2018, in crescita rispetto ai 4,7 biglietti dell’anno precedente.
A livello economico, l’industria cinematografica e televisiva americana paga 177 miliardi di dollari di stipendi, generando 17,2 miliardi di esportazioni e 29,4 miliardi di dollari in entrate pubbliche, con un surplus commerciale calcolato in 10,3 miliardi di dollari.
“Il 2018 è stato uno dei nostri anni migliori, uno dei più positivi mai registrato ai botteghini globali e nazionali – ha spiegato nei giorni scorsi il presidente e CEO MPAA, Charles Rivkin, intervenendo alla National Association of Theatre Owners – Il pubblico ha mostrato al mondo che il potere unico del cinema non solo resiste, ma continua a crescere ovunque”.
Un risultato non solo frutto dell’impegno e della creatività degli addetti ai lavori, ma anche delle politiche anti pirateria che negli anni l’MPAA ha messo in piedi, sia contro le più tradizionali tecniche di violazione del copyright nel settore audiovisivo (streaming e download), sia contro quelle più recenti, tra cui il camcording e le IPTV illegali.
Proprio quest’ultimo argomento, quello delle IPTV sfruttate per finalità criminali, è di nuovo al centro di un’azione della Federal Communications Commission (FCC), la Commissione federale per le comunicazioni negli Stati Uniti, secondo cui in tutto il territorio nazionale sono in circolazione centinaia di migliaia e forse milioni di set-top-box illegali per la visione pirata di film, serie tv ed eventi live.
In settimana, l’FCC ha pubblicato un enforcement advisory per chiunque abbia in mente di acquistare, attivare o usare uno di questi dispositivi sul territorio americano “non conformi alla legge”, per i quali è prevista una pesante ammenda.
“La Commissione ha osservato un aumento nella commercializzazione dei set-top-box per IPTV, progettati appositamente per lo streaming non conforme alle disposizioni di legge”, si legge nell’advisory, secondo quanto riportato da torrentfreak.com.
La legge prevede, infatti, negli USA, che ogni violazione sia punita con una multa pari a 147.000 dollari (47 U.S.C. § 503(b)(2)(D), 47 CFR §§ 1.80(b)(7), 47 CFR §§ 1.80(b)(9)).
Questi device, anche chiamati “fully loaded boxes”, consentono a chiunque, a fronte di pochi dollari di costo per l’utilizzatore, di accedere ad un enorme quantità e varietà di canali televisivi e piattaforme per il cinema on demand in totale violazione del copyright, tanto che del problema si sta occupando anche l’alleanza mondiale contro la pirateria a difesa della creatività (Alliance for Creativity and Entertainment).