“Dove va il cinema italiano?” è la domanda che il mondo del cinema si è posto oggi al convegno organizzato dall’ANICA a Roma (per rivederlo).
È intervenuto il ministro Dario Franceschini, che ha annunciato che “entro la fine di giugno 14 decreti attuativi saranno approvati e che entro l’estate l’intero impianto della Legge sarà operativo”. Franceschini ha affermato che il cinema è un settore in crescita e in grande mutamento: “Soprattutto tra i ragazzi le immagini si stanno sostituendo alle parole”. Con la legge approvata nel novembre scorso si è costruito un quadro normativo, all’interno del quale si devono gestire gli impatti di un grande cambiamento globale che trasforma domanda e offerta, e atteso dal pubblico anche in Italia. In questo ambito non si possono nascondere le criticità, che riguardano, secondo il ministro, la stagionalità del nostro mercato, che si impoverisce fortemente in estate, e il prodotto italiano, rispetto al quale occorre trovare delle risposte.
“La legge Franceschini è molto importante. Noi chiediamo che essa venga attuata nel modo più semplice e rapido possibile”, ha ribadito il presidente dell’Anica, Francesco Rutelli “e senza trasformazioni rispetto al suo impianto e mi sembra che il ministro sia ben sintonizzato su questo”, ha concluso Rutelli.
Il dibattito tra autori e produttori e poi gli interventi dei rappresentanti delle associazioni hanno esaminato a fondo il contesto in cui occorre operare per accrescere la forza industriale e far crescere il prodotto italiano.
Gli interventi di Marco Chimez e Elena Cappuccio
Ecco le slide degli interventi di Marco Chimenz e Elena Cappuccio.