Questa mattina in Cina i negozi Apple hanno riaperto al pubblico. In totale 42 flagship store chiusi dal 9 febbraio, che da oggi sono praticamente tutti di nuovo funzionanti. È quanto annunciato ai media dal quartier generale della società in California e rilanciato su Twitter dal giornalista di Bloomberg, Mark Gurman.
In alcuni casi ad orario ridotto, ma a quanto pare il peggio sembra passato nelle città del gigante asiatico. Pechino ha dichiarato al mondo che la nazione ha superato la fase di “picco” dell’epidemia di Covid-19, cosa che potrebbe preludere ad una riapertura generalizzata di fabbriche, negozi al dettaglio, scuole, università, insomma, al ritorno alla normalità per tutti i suoi abitanti e le aziende.
Nella giornata di ieri, stando alle informazioni ufficiali che arrivano dalla Commissione sanitaria nazionale, solo otto nuovi casi e sette decessi, di cui sei nel grande focolaio della provincia di Hubei. Complessivamente, le guarigioni sono state 64.111, quasi l’80% degli 80.813 contagi accertati.
A conferma di questo clima di ottimismo che viene dalla Cina, la Foxconn, uno dei fornitori di componenti elettroniche più grandi del mercato asiatico e tra i principali di Apple, ha annunciato che entro la fine del mese la produzione dovrebbe tornare sui livelli massimi e che la metà dei suoi lavoratori stagionali è già nei suoi impianti.
Qualcosa è stato già anticipato da un Report Bloomberg. Durante la scorsa settimana, infatti, l’economia cinese ha funzionato intorno al 70% della sua capacità potenziale, facendo così registrare un miglioramento rispetto alla settimana precedente.
China International Capital Corp ha stimato che, all’8 marzo, la capacità produttiva cinese ammontava precisamente al 76% rispetto ai livelli usuali.
Secondo stime di Bank of America, il nuovo ed attesissimo iPhone 5G, originariamente previsto in uscita a ottobre, potrebbe veder rimandato il suo lancio sui mercati globali di almeno un mese, probabilmente a ridosso del periodo natalizio.
La Cina, va ricordato, è il terzo mercato più importante per la Apple e l’hub industriale di maggior rilevanza per la produzione di iPhone e altri device.