“Sarà una pubblica amministrazione più semplice. Puntiamo ad una identità digitale unica: la carta d’identità elettronica che sarà indispensabile per accedere entro il 2026 all’IT Wallet pubblico (in cui avere, in modo facoltativo, patente di guida, tessera sanitaria e carta della disabilità n.d.r.). E resterà anche lo Spid che sarà utile per accedere all’IT Wallet privato” (in cui avere la tessera del trasporto pubblico fino all’abbonamento a teatro, n.d.r.). Lo ha detto il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per l’Innovazione, Alessio Butti, in occasione della presentazione della campagna di comunicazione promossa dal Dipartimento per la trasformazione digitale, realizzata in collaborazione con il ministero dell’Interno e con il Dipartimento per l’informazione e l’editoria, per sensibilizzare il cittadino sull’uso della CIE, come strumento garantito dallo Stato, per accedere ai servizi pubblici digitali.
“Si promuove la nascita di una App – ha continuato Butti – che permette di risolvere alcune problematiche che erano emerse nel recente passato”. Ci sono ancora problemi pero’ per riuscire ad avere la Cie. “Stiamo pian piano aiutando i comuni e le amministrazioni. Bisogna avere fiducia”.
Oggi parte lo spot e l’annuncio su social e internet. “Abbiamo 43 milioni di rilasci, rispetto a qualche anno fa sono stati fatti passi enormi – ha spiegato ancora Butti – Ci sono residui negativi? Certamente. Alcuni municipi a Roma danno appuntamento dopo molti mesi? Ce ne sono diversi altri che invece vanno incontro alle prenotazioni in pochi giorni”.
Il Sottosegretario alla presidenza del consiglio per l’Informazione e l’Editoria Alberto Barachini, ha aggiunto: “Con questa App si tutelano anche i dati personali. Fondamentale è che sia una risorsa estremamente sicura per la tutela della identità digitale”. “Vogliamo promuovere un uso consapevole dei servizi digitali. Abbiamo bisogno di un ecosistema sicuro – ha proseguito Barachini – che permetta di interagire nel modo più facile con gli uffici pubblici”.