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Ciao 2020, il fenomeno televisivo russo che parla italiano. Su YouTube

CIAO 2020 è un Late Show, uno spettacolo di Fine Anno russo, parlato recitato e cantato tutto in italiano, con i sottotitoli in russo, che è andato in onda su Channel 1 (Pervyj Kanal), principale emittente televisiva russa pubblica e canale con il maggior numero di ascolti, (una specie di Raiuno), il 30 Dicembre 2020.

Incredibile, ma è così.

E questa volta invece dei soliti consigli su “cosa guardare in tv” voglio segnalarvi questo fenomeno russo che parla italiano e che, geniale, satirico ed esilarante, sta, ovviamente,  spopolando su YouTube ed è lì che potete trovarlo.

Ciao 2020 di Ivan Urgant

Ideato e presentato da IVAN URGANT, che nello show, come tutti gli altri partecipanti, parla in italiano, con tanto di parrucca, occhiali e capelli lunghi e lucidi, e ha italianizzato il suo nome in GIOVANNI URGANTI.

Un italiano imparato, come lui stesso ha dichiarato, dalle canzoni e dai programmi italiani che negli anni 80 spopolavano in Russia, ma che sono ancora amatissimi.

URGANT è un famoso conduttore televisivo, autore ideatore e presentatore, del popolare programma russo L’URGANT DELLA SERA, una specie di David Letterman Show, in onda dal 2012 sul Pervyl Canal.

Il programma si presenta agli spettatori come un Festival musicale, ed è il più surreale mix di musica, cantanti e programmi italiani degli anni 80 .

C’è molto Drive In e molto Sanremo, in chiave ironico/kitsch e un po’ trash, messi insieme in questi  53’ minuti di iconici cantanti russi che cantano in un italiano a tratti corretto e a tratti maccheronico tra battute, parrucche, abiti sgargianti, ballerine cotonate ed esageratamente pettorute, camicie con alti colletti dalle punte in fuori, fondali con la Torre di Pisa e il Colosseo e vere hit russe, rielaborate in italiano per l’occasione.

 E’ già un cult.

Anche i cantanti, proprio come Morganti, hanno italianizzato i loro veri nomi: il rapper Egor Krid è diventato Giorgio Criddi;  il duo ucraino Artik e Asti che cantano Bambina Balla, sono diventati Arti e Asti e così tutti gli altri.

Cosa abbia fatto fare al network russo la scelta bizzarra di produrre questo surreale programma che dà l’addio all’anno della pandemia in italiano, è abbastanza incredibile da capire.

La spinta principale si suppone sia stata l’amore per quei miti italiani anni 80, come Albano e Romina, Toto Cutugno, i Ricchi e Poveri o Pupo, ma anche la consapevolezza che quell’amore sapientemente mixato con i miti canori locali avrebbe raggiunto una considerevole fetta di pubblico.

Una  doppia lettura, quindi genialmente rivisitata dell’eclettico Morganti Per noi italiani in fondo un’occasione per prenderci un po’ in giro sorridendo a questo inconsueto omaggio all’Italia.

Comunque, il risultato è fantastico. Assolutamente da vedere.

Da segnalare in particolare Alessandro Pallini regista pornografico, sua Santità Pippo il secondo, la telenovela “4puttane”, il sublime banco per il brindisi con l’Asti Martini (e alle spalle la scritta “no Martini no party”) e l’interpretazione di Mamma Maria dei Ricchi e Poveri, da parte di Piccolo Grande (Little Big): un mito!

Buon divertimento!

https://www.youtube.com/watch?v=lYgu75EwuPo&ab_channel=%D0%92%D0%B5%D1%87%D0%B5%D1%80%D0%BD%D0%B8%D0%B9%D0%A3%D1%80%D0%B3%D0%B0%D0%BD%D1%82
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