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Chip IA generativa, vendite globali stimate a 63 miliardi di dollari nel 2024

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Il report Deloitte stima che entro il 2027 il mercato dei chip di IA generativa potrebbe arrivare a valere tra i 110 e i 440 miliardi di dollari. I timori di una “bolla” entro il 2025, come è stato per i chip di mining di criptovalute nel 2018.

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2024 anno dell’IA generativa

Cresce nel mondo l’utilizzo di soluzioni di intelligenza artificiale (IA). Oltre il 70% delle imprese nel mondo ha sperimentato almeno una volta una soluzione di IA generativa per potenziare il proprio business, anche se meno del 20% è intenzionato ad aumentare la spesa per questa tecnologia.

I maggiori player del mercato cloud computing, ad esempio, potrebbero dirottare fino al 13% dei propri investimenti sull’IA generativa entro il 2024.

Stando ai dati Deloitte, il 59% delle imprese italiane ha già sperimentato un qualche servizio di IA e il 40% di queste ha annunciato l’aumento della spesa in questa tecnologia.

Si stima inoltre che entro il 2030 l’IA generativa incrementerà di 450 miliardi di dollari il giro di affari complessivo delle imprese di tutto il pianeta.

Un mercato mondiale dell’IA che punta verso l’alto con decisione, come non si vedeva da anni e che certamente vede nei chip un elemento chiave di questo successo.

Il nuovo Report di Deloitte prospetta che il settore dei chip dedicati all’intelligenza artificiale generativa raggiungerà i 63 miliardi di dollari di vendite entro il 2024, pari all’11% del totale delle vendite di chip su scala globale (il cui totale è stimato in 576 miliardi di dollari).

Lo studio si estende temporalmente fino al 2027, anno in cui il mercato dei chip di IA generativa potrebbe arrivare a valere tra i 110 miliardi (dato conservativo) e i 440 miliardi di dollari.

La possibilità di una “bolla”

Gli esperti rimangono cauti nelle previsioni per questo settore. La possibilità di una bolla, infatti, è presa seriamente in considerazione. Non è da escludere, secondo i ricercatori, che le vendite massicce pur attese tra quest’anno e il prossimo non si concretizzeranno in progetti concreti e quindi reali casi d’uso per le aziende, con il conseguente crollo di domanda di chip IA.

In sostanza, si teme una bolla come nel caso dei chip di mining per criptovalute tra il 2018 ed il 2021.

Per il momento, comunque, la domanda di chip IA è forte e cresce ad un tasso così alto che i fornitori non riescono a stargli dietro. La maggior parte degli impianti in grado di produrre questi chip dedicati si trovano in Asia.

Il costo medio di uno di questi chip mediamente è di 40 mila dollari l’uno.

Nei prossimi cinque anni è in Cina e nel Sud Est asiatico (soprattutto Taiwan e Corea del Sud) che la produzione di chip IA sarà forte e le barriere commerciali imposte dagli Stati Uniti, l’Unione europea e altri Paesi occidentali potrebbero rivelarsi un boomerang per questo mercato così rilevante per la crescita economica globale.

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