Come sappiamo il mercato ICT è sempre più orientato verso l’offerta e sempre meno verso la domanda. Le soluzioni di innovazione tecnologica, che vengono presentate sul mercato, sono sempre di tipo “offerta-imposta” e sempre meno di tipo “domanda-richiesta”. Questo modello ha innescato la trasformazione del mercato dei vendor ICT, prima erano System Integrator e man mano stanno divenendo sempre più di tipo tecnologiche-commerciali; ed anche le aziende di consulenza-organizzativa si stanno orientando sempre più verso una consulenza organizzativa di prodotto; con il reciproco interesse di fare da volano per l’affermazione sul mercato delle nuove tecnologie, anche se non propriamente richieste dalla “domanda”. In particolare, tale orientamento sta portando verso una competenza di tecnologia di prodotto e sempre meno di processo, pertanto le suddette aziende tecnologiche-commerciali e di consulenza-organizzativa, non sempre hanno una adeguata competenza delle necessità reali dell’acquirente/committente.
Tale modello di diffusione delle tecnologie sta generando la necessità di forza lavoro ICT di tipo adeguato alle tecnologie di mercato, sia da parte del fornitore di tecnologie che da parte del committente utilizzatore.
Questa breve e sintetica disamina del modello di evoluzione del mercato dell’innovazione ICT (offerta vs domanda), in cui la domanda si sta adeguando sempre più all’offerta, non sempre porta benefici al consumatore/committente. Normalmente è l’offerta che si deve adeguare alla domanda e comunque al fine di raggiungere un bilanciamento adeguato a mio avviso si dovrebbero definire alcune regole di comportamento, a livello europeo, nuove regole, alcune già esistenti, e che prevedano il controllo periodico e la certificazione, come ad esempio nel campo della cyber security, privacy, normative, etc.
Qualifiche Professionali ICT
A questo punto emerge la necessità di fare chiarezza sulle competenze professionali e di conseguenza del Professionista, molto spesso male interpretato, dovuto proprio alla sua inadeguata collocazione sul mercato del lavoro.
Il termine Professionista nel mercato ICT, non esistendo il ruolo, viene impropriamente associato alle Qualifiche Professionali attualmente in essere, che crea ulteriore confusione sul vero significato del termine Professionista e sul ruolo che dovrebbe avere.
Come riporta Wikipedia: Professionista è colui che esercita la propria professione a fronte di un titolo di studio equiparato alla laurea conferitagli dallo Stato. Pertanto, l’attività del professionista è vincolata alle norme dell’ordinamento Costituzionale ed Istituzionale dello Stato.
Ecco perché bisogna fare attenzione nell’utilizzazione del termine Professionista e Professionalità.
La legislazione vigente regolamenta l’attività del Professionista ICT (cfr DPR 328/2001 art. 45) per le attività di pianificazione, progettazione, sviluppo, direzione lavori, stima, collaudi, e gestione. Ma come ho specificato precedentemente, siccome il mercato è orientato verso una adeguamento dell’ “offerta” e dalle alleanze tra imprese del settore, ignora il suddetto DPR.
Le Competenze Professionali ICT
Il sistema europeo dei profili professionali e-CF è un sistema che descrive le competenze IT dei vari profili, a cui è associabile la certificazione, a mio avviso giustamente, non obbligatoria.
L’obiettivo fondamentale dello standard e-CF è quello di omologare le competenze e favorire lo sviluppo delle competenze tecniche.
Nessuna delle competenze ICT di alto livello dell’e-CF prevede un ruolo Professionale come spiegato in precedenza.
Si può pertanto ritenere che le competenze contemplate dall’e-CF sono figure professionali tecniche e non professionistiche. Cioè nessuno dei profili di competenza classificati in e-CF può svolgere attività professionali paragonabili alle attività svolte dal vero Professionista con responsabilità civile, penale e deontologica.
Cosa fare per affermare la figura del Professionista ICT
In questo scenario, il Committente Privato o Pubblica Amministrazione, può difendersi dalla “offerta” imposta, non solo dal punto di vista di tutela contrattualistica (fidejussioni, penali – rarissimamente applicate, requisiti stringenti) ma anche avvalendosi di un Professionista qualificato e indipendente, secondo quanto già previsto dalla, anche se incompleta, legislazione vigente.
Pertanto, tra le iniziative da sviluppare, propongo di sviluppare una proposta di regolamentazione a livello europeo in modo da far emergere e imporre sul mercato della “domanda-offerta” la figura del Professionista ICT.
Articolo a cura di Ciro Fanigliulo – Esperienza lavorativa in ambito Management Consulting & Information Technology e dal 2007 Libero Professionista Ingegnere dell’Informazione