Cdp, efficienza energetica e sostenibilità nel nuovo piano di interventi da 160 miliardi

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Il Consiglio di Amministrazione di Cassa depositi e prestiti (Cdp) ha annunciato il nuovo piano industriale orientato ad una forte azione di stimolo per lo sviluppo dell’economia italiana secondo criteri di sostenibilità e logica di lungo periodo.

Il programma, si legge in una nota Cdp, punta a supportare la crescita del Paese mettendo a disposizione risorse per 160 miliardi di euro in cinque anni. In aggiunta, anche grazie allo status di Istituto Nazionale di Promozione attribuito da Governo italiano e UE, la Cdp sarà in grado di attrarre oltre 100 miliardi di euro di ulteriori fondi, nazionali ed esteri, pubblici e privati.

Il Piano prevede un’azione organica finalizzata a indirizzare la crescita dell’Italia su quattro aree di sviluppo chiave:

  1. supporto alle istituzioni governative e agli enti locali;
  2. potenziamento delle infrastrutture;
  3. sostegno alle imprese;
  4. sviluppo del patrimonio immobiliare.

Tutti gli intereventi:

Government e PA

Il supporto agli enti pubblici avverrà mobilitando 15 miliardi di risorse (+ 22% rispetto a quanto fatto nel quinquennio precedente) e attraverso il rafforzamento della rete territoriale.

Infrastrutture

Il Piano promuove un “cambio di passo” per colmare il gap che separa l’Italia dagli altri paesi europei, causato anche dai lunghi tempi di avvio e di realizzazione delle opere. A tal fine CDP intende avere un ruolo proattivo attraverso un’attività di advisory e mobilitare risorse per 24 miliardi (+23% rispetto a quanto fatto nel quinquennio precedente) a supporto della realizzazione di reti (fisiche e digitali), di nodi infrastrutturali strategici (porti, aeroporti) e dell’ammodernamento delle infrastrutture esistenti, incentivando l’utilizzo del partenariato pubblico privato.

Inoltre, sarà ampliato l’accesso al mercato dei capitali attraverso il credit enhancement per le grandi infrastrutture, l’avvio di nuovi strumenti, sia equity che debito, per lo sviluppo delle piccole infrastrutture e la partecipazione a fondi infrastrutturali nazionali e internazionali.

Infine, un’attenzione particolare sarà posta alla tutela ambientale, anche attraverso investimenti nel waste-to-energy e in fondi che promuovano l’efficienza energetica.

Imprese

Il Piano mobilita 117 miliardi di euro (+ 73% rispetto a quanto fatto nel quinquennio precedente) e prevede un intervento a supporto di tutte le fasi del ciclo di vita delle imprese.

Nello specifico:

  • Venture Capital. CDP consoliderà il proprio ruolo di primario operatore italiano di venture capital, favorendo la nascita di start-up, e potenzierà l’azione a sostegno dell’innovazione e dello sviluppo delle imprese;
  • Innovazione e sviluppo. Verrà facilitato l’accesso al credito da parte delle PMI attraverso strumenti di risk sharing con istituzioni finanziarie italiane e internazionali e il supporto allo sviluppo di mercati alternativi (es. ABS, Credit funds);
  • Partecipazioni di rilevanza nazionale. Gli asset posseduti attualmente dal Fondo Strategico Italiano verranno riorganizzati tramite la costituzione di un portafoglio con focus sugli investimenti di rilevanza sistemica con orizzonte di lungo periodo;
  • Verrà rafforzato e ottimizzato il sostegno all’internazionalizzazione e all’export attraverso la creazione di un presidio unico, costituito presso SACE, in cui saranno integrate tutte le attività del Gruppo dedicate al settore;
  • Rilancio delle imprese. Il Gruppo interverrà anche nelle operazioni di ristrutturazione aziendale, rivestendo il ruolo di anchor investor nella c.d. “società di turnaround”, che sarà controllata da investitori privati, con l’obiettivo di favorire il rilancio di imprese italiane.
  • Real Estate.

Oltre all’attività di valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico, il Piano prevede che il Gruppo contribuisca allo sviluppo del mercato immobiliare italiano attraverso il ruolo di principale operatore del social and affordable housing e la realizzazione di processi di riqualificazione e sviluppo in aree strategiche per il Paese. L’azione riguarderà anche un settore chiave dell’economia qual è il turismo, attraverso la valorizzazione delle strutture recettive da realizzare con la creazione di un veicolo di investimento ad hoc. Complessivamente sono previste risorse per 3,8 miliardi di euro (+110% rispetto a quanto fatto nel quinquennio precedente).

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