“C’è la volontà di fare sì che la Cdp diventi ancora più protagonista e più incisiva nella nuova realtà globale. Ricordiamoci anche che la Deutsche Telekom ha la Cassa depositi tedesca tra i soci e Orange-France Telecom ha la Cdp francese.”
Lo ha detto Andrea Guerra, consigliere strategico del premier Matteo Renzi, commentando il modello di business della Cdp, considerato “redditizio ma a rischio esaurimento per via di tassi molto bassi”, e sottolineando come in alcune realtà sarebbe necessario l’intervento di Stato, riferendosi, con molta probabilità, a Telecom Italia.
“Ho disperatamente cercato di fare si che Telecom e Metroweb arrivassero ad accordo, ho fatto di tutto, di più. Non dico che Telecom non ha voluto, dico che non si sono create le condizioni per un accordo” fa sapere Guerra che volta pagina e, analizzando la nuova realtà italiana, fa capire che non si possono ripresentare situazioni in cui l’intervento dello Stato è necessario ma, di fatto, non viene attuato(Parmalat e Pirelli ndr.).
Alla domanda quindi se Cdp dovesse entrare in Telecom Italia, Guerra replica di “non avere nessuna voce in capitolo sulla strategia futura della Cassa” anche se questa necessità di essere ‘incisivi’ e avere ‘maggiori responsabilità’ lascia intendere che dei possibili spiragli tra Cdp e l’ex monopolista sono dietro l’angolo.