l'annuncio

Cavi sottomarini, nasce gruppo internazionale per la protezione delle infrastrutture strategiche

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Il nuovo organismo consultivo si compone di 40 membri, tra cui figurano ministri, responsabili delle autorità di regolamentazione, dirigenti aziendali ed esperti senior nel settore dei cavi per telecomunicazioni. Si occuperà di come migliorare la resilienza dei cavi, ma anche dell'installazione e della tempestiva riparazione in caso di guasti.

Il nuovo organo consultivo internazionale per la resilienza dei cavi sottomarini

L’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (ITU), l’Agenzia delle Nazioni Unite per le Tecnologie Digitali e l’International Cable Protection Committee (ICPC), hanno annunciato la costituzione dell’Organismo consultivo internazionale per la resilienza dei cavi sottomarini.

Obiettivo dell’iniziativa è rafforzare la resilienza delle infrastrutture strategiche per le telecomunicazioni globali.

Il nuovo organismo consultivo si compone di 40 membri, tra cui figurano ministri, responsabili delle autorità di regolamentazione, dirigenti aziendali ed esperti senior nel settore dei cavi per telecomunicazioni.

I cavi sottomarini trasportano praticamente la quasi totalità del traffico internet continentale (il 99%). Secondo TeleGeography sono 550 i cavi attivi, in via di attivazione e pianificati, che complessivamente si estendono per 1,4 milioni di km (il 50% circa realizzato negli ultimi 10 anni).

Chi sono i membri dell’Advisory Body

Bogdan-Martin (ITU): “L’Advisory Body mobiliterà competenze da tutto il mondo

I cavi sottomarini trasportano oltre il 99 percento degli scambi di dati internazionali, rendendo la loro resilienza un imperativo globale“, ha commentato in una nota il Segretario generale dell’ITU, Doreen Bogdan-Martin. “L’Advisory Body mobiliterà competenze da tutto il mondo per garantire che questa vitale infrastruttura digitale rimanga resiliente di fronte a disastri, incidenti e altri rischi“, ha quindi precisato il segretario dell’Unione.

La costituzione di questo International Advisory Body con ITU segna un altro passo avanti verso la salvaguardia della nostra infrastruttura digitale globale“, ha affermato il presidente dell’ICPC, Graham Evans, che ha aggiunto: “Lavorando insieme, possiamo promuovere le best practice, favorire la collaborazione internazionale e creare un approccio coerente per proteggere le vitali reti di cavi sottomarini che sostengono la connettività globale“.

Il gruppo consultivo appena costituito si occuperà di come migliorare la resilienza dei cavi, promuovendo le migliori pratiche per i governi e gli operatori del settore, per garantire la tempestiva installazione e riparazione dei cavi sottomarini, ma soprattutto per ridurre i rischi di danni e migliorare la continuità delle comunicazioni attraverso l’infrastruttura globale.

Cresce il numero di guasti ai cavi in tutto il mondo

I danni ai cavi sono sempre più numerosi, secondo l’ICPC, tanto che ogni anno nel mondo si verificano in media da 150 a 200 guasti, che richiedono circa tre riparazioni dei cavi a settimana.

Generalmente, si tratta di danni causati da attività umana accidentale, come la pesca e l’ancoraggio, ma anche calamità naturali, abrasioni e guasti alle attrezzature.

Dall’inizio della guerra in Ucraina, però, diversi sono stati i casi di attacchi deliberati a queste infrastrutture chiave, sia per le comunicazioni elettroniche, sia per gli approvvigionamenti energetici.

L’ultimo in ordine di tempo il taglio di due cavi sottomarini nel Mar Baltico tra il 17 ed il 18 novembre, poi prontamente ripristinati, di cui ancora è in corso un’indagine internazionale per individuare i possibili colpevoli.

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