Che cos’è il Nordic Warden e come funziona
La recente attivazione del sistema di monitoraggio dei cavi sottomarini basato sull’intelligenza artificiale Nordic Warden, sotto la guida del Joint Expeditionary Force (JEF), sottolinea l’importanza strategica delle infrastrutture (e del domìnio subacqueo) per la sicurezza e la prosperità delle nazioni occidentali.
L’iniziativa è stata lanciata a seguito di un incidente che ha coinvolto Estlink 2, un importante cavo sottomarino che collega Estonia e Finlandia, danneggiato il giorno di Natale 2024, riducendo drasticamente la capacità di trasmissione elettrica tra i due Paesi, da 1.016 MW a 358 MW circa.
La JEF (Joint Expeditionary Force) è una partnership militare multinazionale nordeuropea guidata dal Regno Unito, progettata per operazioni di risposta rapida in ogni scenario. Ne fanno parte, oltre alla Gran Bretagna, Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia, Svezia, Estonia, Lettonia, Lituania e dai Paesi Bassi.
Può agire in maniera autonoma, ma allo stesso tempo schierarsi a supporto della NATO se necessario.
Il sistema attivato sfrutta l’intelligenza artificiale (AI) per valutare i dati provenienti da una serie di fonti, tra cui il sistema di identificazione automatica (AIS) utilizzato dalle navi per trasmettere la propria posizione, per calcolare il rischio rappresentato da ciascuna imbarcazione nelle vicinanze di importanti infrastrutture sottomarine.
L’annuncio fa seguito all’accordo siglato il mese scorso tra Regno Unito, Danimarca, Svezia, Polonia, Finlandia ed Estonia per aumentare il potenziale di controllo delle imbarcazioni considerate ‘sospette’ che navigano lungo la rotta baltica.
Dove è stato attivato e perché
Sono 22 le aree interessate dal Nordic Warden, tra cui parti della Manica, del Mare del Nord, del Kattegat e del Mar Baltico, attualmente monitorate dalla sede operativa del JEF a Northwood.
Cavi come Estlink 2 non rappresentano solo un mezzo tecnico per trasferire dati o energia, ma costituiscono una vera e propria infrastruttura critica per l’economia globale. Attualmente, oltre il 95% delle comunicazioni globali via Internet transita attraverso cavi sottomarini, e gli impianti di trasmissione energetica stanno diventando sempre più vitali per i collegamenti tra Paesi.
La loro sicurezza è essenziale per proteggere sistemi finanziari, operazioni militari e transazioni commerciali, oltre a garantire l’accesso stabile a energia e comunicazioni.
Il danneggiamento di Estlink 2, al momento, è stato attribuito a una possibile azione del cargo russo Eagle S, che potrebbe aver trascinato un’ancora sui fondali, evidenziando chiaramente la vulnerabilità di queste infrastrutture.
I pericoli che incombono sulle infrastrutture sottomarine
Non si tratta di un caso isolato: negli ultimi anni, il Baltico è stato teatro di diversi episodi di sabotaggio o danneggiamento non intenzionale. La crescente competizione tra Occidente e Russia, acuita dalla guerra in Ucraina, ha portato alla formazione di flotte ombra russe per aggirare le sanzioni e aumentato il rischio di operazioni mirate contro cavi strategici.
In questo scenario, Nordic Warden rappresenta un’innovazione cruciale per il monitoraggio delle minacce in tempo reale, utilizzando l’AI per analizzare i dati provenienti da diverse fonti, come il sistema di identificazione automatica (AIS) delle navi.
Centralità della protezione delle reti subacquee
La capacità di identificare e sorvegliare navi potenzialmente pericolose, come quelle appartenenti alla “flotta ombra” russa, consente ai partner del JEF e della NATO di rispondere tempestivamente a potenziali attacchi o incidenti.
L’importanza di questi sistemi, come è facile intervenire, va oltre la sicurezza locale. Come sottolineato dal premier britannico Keir Starmer, le infrastrutture sottomarine sono essenziali per il futuro energetico e digitale dell’Europa.
La cooperazione internazionale, abbinata a strumenti tecnologici avanzati come Nordic Warden, costituisce il fulcro delle politiche di sicurezza per proteggere queste arterie vitali dalle minacce fisiche e informatiche.
In un’epoca in cui le infrastrutture critiche sono sempre più esposte a sabotaggi e interferenze, investire nella loro protezione non è solo un imperativo di sicurezza nazionale, ma una condizione necessaria per garantire stabilità economica e geopolitica.
Fincantieri-Sparkle
Fincantieri, player globale nella cantieristica navale e delle tecnologie marine, e Sparkle, operatore specializzato in cavi sottomarini che fa capo a Tim, hanno firmato a dicembre 2024 un Memorandum d’Intesa per collaborare allo sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative per la sorveglianza e la protezione dei cavi di telecomunicazione sottomarini.
L’accordo si inquadra nell’ambito di una visione strategica per lo sviluppo tecnologico e la competitività dell’Italia a livello internazionale, in cui due eccellenze collaborano per garantire la resilienza di infrastrutture fondamentali per la connettività digitale e per la crescita tecnologica del Paese.