“La sottomissione della tecnica scatenata: questa sarebbe, per esempio, l’azione di un nuovo Ercole! Da questa direzione sento giungere la nuova chiamata, la sfida del presente”. Profetico Carl Schmitt che scriveva parecchi anni fa quanto Nick Bostrom ha lumeggiato in un libro che fa venire i brividi su quello che ci aspetta dall’Intelligenza artificiale: Superintelligence, Oxford, 2014.
Il sospetto dell’Autore è che l’intelligenza artificiale riesca a surclassare quella umana tanto da ridurci allo status dei gorilla nell’era attuale.
Immaginate un po’!
Il libro è di difficile lettura ma il senso è chiaro: senza una forte collaborazione delle industrie e dei laboratori il processo rischia di sfuggire in direzioni pericolose.
Purtroppo allo stato non c’è nessun Ercole a portata di mano.
La tentazione della corsa solitaria è forte.
Tanto quanto sono i rischi per il genere umano rispetto ai quali la bomba atomica è una bazzecola.
Ma sarebbe molto utile intanto una forte iniziativa dell’Unione europea accoppiata con un superamento delle preoccupazioni antitrust per le intese che dovranno necessariamente fiorire.
Parigi val bene una messa!