Cassa depositi e prestiti (CDP) è la nuova Istituzione Finanziaria Italiana per la cooperazione allo Sviluppo (DFI – Development Finance Institution), un nuovo importante attore per la cooperazione italiana allo sviluppo.
L’annuncio è stato dato alla presenza del primo ministro italiano Matteo Renzi ad Addis Abeba (Etiopia), nel corso della Terza Conferenza internazionale sulla finanza per lo sviluppo organizzata delle Nazioni Unite.
“Cassa depositi e prestiti, nella sua nuova qualità di “DFI“, avrà una funzione più importante nel supporto italiano alla cooperazione internazionale, coniugando le priorità dello sviluppo e lo stimolo alle aziende europee e italiane per un ruolo sempre più attivo nei mercati emergenti e in via di sviluppo”, ha sottolineato il direttore generale di CDP Andrea Novelli nel corso di un evento organizzato congiuntamente da CDP, dal Ministero degli Affari Esteri e delle Cooperazione Internazionale (MAECI) e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF).
Carlo Monticelli, Direttore Rapporti Finanziari internazionali del MEF, ha sottolineato “l’importanza strategica del nuovo ruolo della CDP con particolare riferimento alla collaborazione con le Istituzioni multilaterali partecipate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze italiano, attraverso il cofinanziamento di progetti di interesse italiano e il supporto di iniziative congiunte“.
Presentando la nuova istituzione, prevista nella nuova legge di cooperazione, Giampaolo Cantini, Direttore Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del MAECI, ha messo in rilievo “la necessità di valorizzare il concetto di “blending” tra risorse pubbliche e private, anche mobilizzando risorse comunitarie“.
Nello specifico CDP – attenendosi ai criteri di eleggibilità e alle linee guida delle Nazioni Unite – opererà attraverso due distinte attività: i) la gestione – in coordinamento con gli altri attori istituzionali delle cooperazione italiana – delle risorse pubbliche destinate allo sviluppo internazionale, con l’obiettivo di fornire finanziamenti a condizioni di favore ai settori pubblico e privato dei paesi partner, e ii) il finanziamento diretto di progetti di sviluppo, per favorire l’imprenditoria locale e la costituzione di imprese miste, mettendo a disposizione del settore pubblico e privato finanziamenti, strumenti di risk sharing e capitale di rischio.