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Caso Android, l’Antitrust Ue concede ancora tempo a Google

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Bruxelles allunga ancora i tempi entro i quali Google dovrà rispondere alle accuse di abuso di posizione dominante sul mercato dei sistemi operativi mobili.

La Commissione Ue ha concesso altri dieci giorni di tempo a Google per rispondere alle accuse su Android per abuso di posizione dominante sul mercato dei sistemi operativi mobili.

La deadline è stata estesa fino al 20 settembre.

A riferirlo è un portavoce della Commissione Ue, il quale ricorda che Bruxelles aveva già concesso più tempo a Google per l’altro caso Antitrust, quello riguardante il mercato della web search.

Si tratta tra l’altro della seconda estensione della data limite, dopo una prima che era stata fissata per il 27 luglio e una seconda al 7 settembre.

La comunicazione di addebiti riguardante Android è stata formulata il 20 aprile al termine di un’indagine avviata l’anno prima  in parallelo con la spedizione alla compagnia americana dello Statement of Objections riguardante l’indagine antitrust sul mercato della ricerca online di cui si attende ancora l’esito (si parla di una multa da 3 miliardi di euro che dovrebbe essere comunicata molto presto).

Secondo Bruxelles, l’azienda avrebbe abusato della propria posizione dominante, imponendo restrizioni ai fabbricanti di dispositivi Android e agli operatori di reti mobili, in violazione delle norme antitrust dell’Ue (Scheda informativa).

In via preliminare la Commissione ritiene che “Google abbia messo in atto una strategia per i dispositivi mobili volta a preservare e rafforzare la propria posizione dominante nel settore della ricerca generica su Internet”.

Il 14 luglio l’Antitrust Ue ha poi inviato a Google altre due Comunicazioni di addebiti per pratiche pubblicitarie e acquisto comparativo che vanno ad aggiungersi a quella riguardante la web search e a quella su Android.

Nell’occasione il Commissario Ue alla Concorrenza, Margrethe Vestager, ha detto senza mezzi termini: “Google non può arrogarsi il diritto di negare ad altre imprese la possibilità di competere e di innovare”.

Google e Alphabet hanno otto settimane per reagire agli addebiti della prima comunicazione e dieci settimane di tempo per rispondere alla seconda.

Entro fine settembre dovrebbero quindi arrivare anche le repliche riguardanti le ultime accuse.

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