Da dicembre prossimo scatta il cashback. Il Governo ha confermato la restituzione sul conto corrente di una parte della spesa che si effettuerà da dicembre nei negozi fisici (esclusi online) con carta di credito, bancomat, carta prepagata o da smartphone. L’obiettivo è duplice: incentivare i pagamenti digitali e contrastare l’evasione fiscale.
Per l’avvio occorre ancora definire:
- La percentuale del rimborso
- La modalità
- Ed approvare il decreto attuativo
Rimborso del 10% su spese effettuate con pagamenti digitali in tutti i negozi fisici
Secondo quanto riferito dagli operatori del settore, che hanno incontrato il premier Giuseppe Conte a Palazzo Chigi, si ipotizza un cashback sul conto corrente del 10% della spesa pagata con la moneta digitale nei negozi fisici, di qualsiasi genere. Ma sarà fissato un tetto. Se spendi nei negozi fisici, al massimo, 3mila euro l’anno, il rimborso sarà di 300 euro: 150 euro a semestre. Poiché vanno incentivati i microconsumi con le carte, ci sarà anche un numero minimo di operazioni da effettuare.
Quando avviene il rimborso? Ogni 6 mesi
Il rimborso avverrà due volte l’anno, ogni semestre: “Prima della vacanze estive e prima della fine dell’anno. Sarà un meccanismo con un tetto massimo di spese”, ha dichiarato Roberto Gualtieri, ministro dell’economia nella conferenza stampa del 7 agosto a Palazzo Chigi, quando il premier Giuseppe Conte ha annunciato per la prima volta il cashback da dicembre.
La modalità per ricevere il cashback. Solo con l’app IO?
Per ottenere i soldi, scrive ItaliaOggi, sarà necessario registrasi all’app IO e nella fase di registrazione abbinare il codice fiscale alla modalità di pagamento ed infine sarà necessario attivare il QR Code. Lo stesso quotidiano, però aggiunge, “si è a lavoro per far in modo che la registrazione possa avvenire anche dai propri canali bancari, lasciando alla app IO una sorta di progetto di sintesi”. Staremo a vedere, ma ricordiamo che all’App IO si accede solo con SPID o Carta d’identità elettronica.
Per il via manca l’ok al Decreto attuativo
Oltre a definire le modalità tecniche di erogazione del rimborso, sarà indispensabile approvare il decreto attuativo per dare il via al cashback da dicembre prossimo. Il decreto che dovrà ottenere il via libera del Garante della privacy prima, e dopo quello della Corte dei conti.
Lotteria degli scontrini
Il Garante per la privacy ha già dato il via alla lotteria degli scontrini, che scatterà da gennaio 2021. Risolte le criticità legate alla riservatezza dei partecipanti: all’esercente il consumatore dovrà mostrare non il codice fiscale, ma il ‘codice lotteria’, in formato cartaceo o elettronico, che si genera online dal portale ‘Lotteria’. Il codice, ottenuto utilizzando una funzione disponibile nell’area pubblica del “Portale Lotteria” dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, generato casualmente, sarà composto da 8 caratteri alfanumerici e associato in modo univoco al codice fiscale. Ogni consumatore potrà generare più codici lotteria, tutti ugualmente validi ai fini del concorso. Chi paga con la moneta elettronica potrà vincere fino a 5 milioni.
Il cashback rientra nel piano cashless del Governo. “Tutti si rendono conto dell’importanza di un piano che porterà, questo l’obiettivo, a incentivare l’utilizzo dei pagamenti digitali, rendere il sistema più spedito, più trasparente e tracciabile e in prospettiva significa porre le basi per recuperare l’economia sommersa”, ha detto il premier. “Nonché”, ha concluso, “a disincentivare i pagamenti in nero – rimarca ancora Conte – quindi si pongono le basi per l’obiettivo fondamentale dell’intero governo, pagare tutti ma pagare meno”.
È una sfida e una speranza.