Moneta elettronica

#Cashless, almeno 50 anni prima che l’Italia colmi il gap nell’ePayment

di Geronimo Emili - Presidente CashlessWay |

Secondo alcune stime, ci vorranno almeno 50 anni prima che l’Italia colmi il gap nell’ePayment. Bisognerebbe cambiar rotta, intervenendo prontamente su tre fronti: regole, tecnologia e cultura.

#Cashless è una rubrica settimanale promossa da Key4biz e Waroncash.org.

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A guardare i numeri, sembra che ci vogliano circa 50 anni perché l’Italia colmi il proprio gap rispetto media europea in termini di penetrazione dell’ePayment. Se prendiamo l’Europa a 27 vediamo infatti la solita Svezia in testa con 230 operazioni ePayment pro-capite l’anno, la Bulgaria ultima con 4 e l’Italia che si piazza tra gli ultimi 5 con 28 transazioni elettroniche a testa. Tanto per capirci la media europea è di 79 operazioni.

Il problema è che le proiezioni non sono affatto positive perché se in Europa, nelle Americhe, nei BRICS e addirittura in Africa lo sviluppo degli strumenti alternativi al contante è in netta impennata e si prevede che nel 2020 addirittura possa raddoppiare in alcuni casi, l’ePayment italiano non sembra capace di cambiare granché nei prossimi 6 anni. Sappiamo ormai già tutti, quali e quanti vantaggi potrebbe portare un maggiore utilizzo di carte di pagamento anche per le piccole spese: sicurezza, costi, più consumo, riduzione dell’economia sommersa e tracciabilità. Alcune fonti azzardano un risparmio per il Sistema Paese fino a 4,5Mld di Euro se solo ci fosse un aumento delle transazioni del 5%.

Proviamo quindi a lanciare l’obiettivo 5% lavorando su 3 tavoli diversi ma coordinati: quello delle regole, quello delle tecnologie e infine quello della cultura. Una sfida che vede nuove fintech, ma anche banche, progettare strumenti sempre più performanti, veloci e sicuri che ci permettano di pagare velocemente in totale serenità; una politica capace di disegnare regole vantaggiose per commercianti e consumatori, senza dimenticare che la moneta elettronica ha un costo che va riconosciuto a chi la progetta e la gestisce. E poi la cultura italiana, profondamente allacciata all’utilizzo del contante che va accompagnata dolcemente ma senza sosta verso un progressivo abbandono di banconote e monete, anche laddove appare impossibile.

Ottobre e Novembre sono mesi ricchissimi di importanti eventi del settore ePayment in Italia e nel mondo. Si comincia il 15 ottobre a Milano con il SIA Expo, quest’anno con un tono meno formale e un titolo che è un tutto un programma: “Don’t worry, be digital”, totalmente allineato all’esigenza di cambiamento culturale. A Novembre due eventi in contemporanea di massima importanza: Money2020 a Las Vegas (2-5 novembre) considerato forse il più importante evento del mondo del settore che in questa edizione darà tra l’altro moltissimo spazio al nuovo fenomeno del Bitcoin, interessante anche per il mondo bancario tradizionale. Poi c’è Cartes a Parigi giunta alla sua 29esima edizione (4-6 novembre) dove sicurezza e mobilità saranno i topic principali. E infine segnalo Carte 2014, organizzato da ABI (Roma, 18-19 novembre).

Noi di CashlessWay questa volta saremo presenti a tutti questi eventi per raccogliere e raccontar le novità del mercato più interessanti.

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