Continua ad essere fortemente innovativa ed a caratterizzarsi per il lancio di nuovi prodotti di pagamento elettronico, REPX, la fintech inglese con tanto dna italiano nel management, ormai vicina all’IPO alla Borsa di Londra per una capitalizzazione di mercato attesa intorno ai 55 milioni di euro, dopo il listing alla Borsa di Cipro della fine di febbraio.
Per prima in Italia, attraverso una tecnologia proprietaria sviluppata attraverso una delle sue partecipate, REPX lancerà infatti a breve sul mercato italiano altre due tipologie di carte prepagate.
REPX: 8xMille Gift Card e Prepaid Card
8xMille Gift Card, sarà la prima carta ad essere lanciata sul mercato ad inizio agosto, nella forma di un carta prepagata anonima e non ricaricabile, dal valore nominale di 100 euro, che permetterà di destinare l’8×1000 di quanto speso con tale carta ad una “Non profit” autorizzata e scelta dal titolare della carta al momento della sua attivazione. Tale carta verrà prodotta e commercializzata in collaborazione con la società leader nel settore delle Gift Card e distribuita attraverso la grande distribuzione e l’e-commerce attraverso i 50’000 punti vendita di quest’ultima.
8xMille Prepaid Card sarà invece disponibile ad inizio autunno e sarà una carta tradizionale prepagata, nominale e ricaricabile, che consentirà le tradizionali operazioni di tali strumenti di pagamento, unita ad una App bancaria di gestione. Anche questa carta consentirà di donare l’8×1000 di quanto speso e pagato attraverso tale carta all’associazione del Terzo Settore scelta dall’utilizzatore. L’Istituto di Moneta Elettronica selezionato da REPX per quest’ innovativo prodotto sarà annunciato nelle prossime settimane a seguito di un’attenta selezione, che attualmente vede tre opzioni di primissimo piano.
“Grazie alla nostra tecnologia ed a questa semplice ed efficace idea – spiega Francesco De Leo, Chairman di REPX – l’utilizzatore di una delle nostre “8xMille Cards” a brand REPX potrà, in fase di registrazione tramite la nostra App dedicata, scegliere la realtà del “Non Profit” cui destinerà in maniera permanente l’8×1000 di tutto il transato della carta, ovvero del montante globale dei suoi acquisti di beni e servizi. Ovviamente, per il titolare della carta, questa donazione non avrà alcun costo aggiuntivo e sarà REPX a rinunciare ad una quota dei suoi profitti su tutte le transazioni, sapendo così non solo di poter contribuire al sostegno di quelle realtà di associazionismo del cosiddetto “Terzo Settore” che in Italia forniscono molto spesso su base volontaristica un valido supporto all’attività dello Stato, ma anche di favorire la singola associazione in base ai desideri del cliente. REPX è conosciuta per avere nella personalizzazione più spinta dei suoi prodotti di pagamento la sua caratteristica essenziale e le nuove Cards 8XMille confermano e rafforzano questa peculiarità societaria”.
Secondo quanto si legge nell’ultima edizione disponibile dell’”Osservatorio Carte di Credito e Digital Payments” curato da Assofin, Nomisma e Ipsos, con il contributo di CRIF, e pubblicato nel settembre del 2020, “Il 2019 ha confermato l’ampio utilizzo delle carte prepagate, riprendendo il trend di crescita (+5%) che si era interrotto nel 2018. Si riduce il valore medio per operazione (38 euro) e cresce in modo importante il numero medio di transazioni per carta (34)”. Se ne deduce che la spesa media annuale in Italia per una prepagata è di 1.292,00 euro.
Attualmente in Italia vi sono 29 milioni di carte prepagate in circolazione, mentre circa 1 italiano su due seleziona consapevolmente la “Non Profit” a cui destinare l’8×1000. “Stiamo parlando quindi – argomenta ancora De Leo – di un mercato potenziale molto importante ed in crescita e si ritiene che, proprio poiché le carte REPX 8×1000 non solo hanno tutte le funzioni offerte dalle concorrenti ma anche costi paragonabili e non superiori, fino ad offrire ciò che i concorrenti non fanno – ovvero la possibilità di veder donata per finalità benefiche ad una associazione scelta dal consumatore una percentuale del denaro speso senza un costo addizionale – REPX possa conquistare in modo prudenziale, con le sue carte 8×1000, una quota di mercato attorno al 5% nel primo anno d’attività. Con l’emissione di circa 600 mila carte prepagate previste in quel periodo, REPX potrà dunque fornire un supporto di oltre 6 milioni di euro a realtà italiane del settore “Non Profit”.
“Non è infine da dimenticare – conclude il Chairman di REPX – che la promozione di dette carte sarà effettuata in stretta collaborazione con le “Non Profit” stesse, che saranno dunque incentivate a proporre in prima persona le carte REPX 8×1000 ai loro oltre 6 milioni di associati attivi ed agli ancor più numerosi sostenitori, applicando, anche in questo caso, il Third Parties Marketing Approach, già sperimentato con successo da REPX nel mondo del calcio”.
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Ancora una volta, dunque, REPX – dopo aver sviluppato un modello di business che dà a celebrità, influencer, squadre sportive, marchi, città iconiche, l’opportunità di connettersi alla propria base di fan con modalità del tutto innovative grazie ad esclusive carte prepagate, di credito e Gift Card, realizzate in co-branding – si conferma all’avanguardia nella ricerca e sviluppo di prodotti di pagamento tecnologicamente avanzati, offrendo al Terzo Settore uno strumento di autofinanziamento ed ai possessori di carte REPX la possibilità di donare a costo zero una percentuale dei loro consumi.
REPX, vale la pena ricordarlo, dopo poco più di un anno di attività effettiva durante la pandemia, ha raggiunto una indiscussa leadership nella nicchia di mercato riferita agli strumenti di pagamento elettronico in co-branding nel mondo del calcio, che l’ha vista stringere accordi con le più importanti squadre d’Italia (tra le altre Milan e Roma solo per citare alcuni degli accordi già annunciati) e del mondo (con la più iconica squadra di calcio di tutte, il Real Madrid, che ne ha da subito sposato il progetto, oltre a squadre inglesi e tedesche).
Secondo una ricerca recentemente pubblicata da Sponsor United, benchmark dell’industria per l’analisi dei brand nello sport e la sua visibilità, REPX è addirittura al nono posto al mondo, tra 109 brand fintech presi in considerazione per livello di visibilità nello sport, dietro a veri e propri “unicorn” ma davanti a società competitor molto importanti. Con il listing alla Borsa di Cipro avvenuto a fine febbraio 2021 per una capitalizzazione di mercato di 35 milioni di euro, il mercato e gli analisti stanno già prezzando in tre mesi una crescita del 57% per la IPO londinese attesa a fine luglio.