Il debutto

Carta del docente: poca scelta per spendere il bonus (ma decolla lo SPID)

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È online la piattaforma per il bonus docenti da 500 euro. Gli insegnanti lamentano la scarsità di esercenti sulla piattaforma. Bene lo SPID: + 168mila identità digitali in una settimana.

Ieri anche per gli insegnanti di ruolo è iniziata la corsa al bonus dei 500 euro, così come è avvenuto per i neo maggiorenni con il Bonus Cultura. Questa volta il governo Renzi è stato attento a dare un altro nome all’iniziativa: La Carta del Docente, che è soprattutto una piattaforma online attraverso la quale i professori possono spendere i soldi per l’aggiornamento professionale. I beneficiari possono acquistare un po’ di tutto: libri, riviste, ingressi nei musei, biglietti per eventi culturali, teatro e cinema o iscriversi a corsi di laurea e master universitari, a corsi per attività di aggiornamento, svolti da enti qualificati o accreditati presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

I prof: sulla piattaforma pochi esercenti per spendere i soldi

La Carta del docente è partita in sordina, perché i primi iscritti lamentano lo scarso numero degli esercenti che hanno aderito da subito all’iniziativa. Infatti su Facebook Tina ha espresso così la sua delusione:

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Le ha risposto Sabrina, confermando la penuria di negozi online e librerie fisiche fino ad oggi. Il Miur ha fatto sapere che col tempo gli esercenti aumenteranno gradualmente.

Su Twitter, invece, c’è chi si sorprende per l’assenza di alcuni Big dell’eCommerce, che stanno facendo la parte del leone su 18App.

Il grande assente, al momento è soprattutto Amazon

Come si fa a spendere i 500 euro

Leggendo quest’articolo molti insegnanti di ruolo, a cui spetta di diritto il bonus di 500 euro, si staranno chiedendo come si fa ad accedere a questo borsellino elettronico e come si fa a spendere i soldi? Ecco la nostra guida che spiega tutti i passaggi.

 

Bonus Docenti e Bonus Cultura spingono lo SPID: + 168mila identità digitali in una settimana

Per accedere al bonus è obbligatorio essere in possesso dello SPID, il Sistema pubblico di identità digitale. (Ecco come richiederlo http://www.spid.gov.it/richiedi-spid).

Da quando il governo l’ha ancorato al Bonus Cultura e alla Carta del docente, le identità digitali in Italia stanno, finalmente, decollando. In base a un nostro monitoraggio al 16 novembre erano state erogate: 199mila, al 24 dello stesso mese: 268.278 e oggi sono più di 436mila, come si può vedere in tempo reale sul sito dell’AGID.  In sostanza un boom di 168 mila SPID in otto giorni.

La voglia di SPID degli italiani

E questi numeri in ascesa delle identità digitali fanno il paio con con quanto dichiarato dagli italiani nell’indagine realizzata dal Censis per il Rapporto Cotec-Chebanca! sulla cultura dell’innovazione: infatti quasi la metà degli intervistati (il 49,1%) ritiene l’identità digitale del cittadino al primo posto tra gli interventi ritenuti fondamentali per il ruolo del governo e delle amministrazioni pubbliche nella promozione e nel sostegno dell’innovazione del Paese. Segue al secondo posto la banda ultralarga e il wifi pubblico e al terzo la Sanità digitale con i fascicoli sanitari elettronici, le prescrizioni mediche digitali.

Dunque, un’Italia pienamente digitale è ancora lontana da venire, ma, fortunatamente, la metà degli italiani la desidera.

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