Il governo italiano è al lavoro sul nuovo decreto aiuti per il caro energia. Mario Draghi prepara un decreto ad hoc per fronteggiare l’emergenza dovuta all’impennata dei prezzi di luce e gas. Sono allo studio norme per tassare gli extraprofitti, si punta a legare il tributo delle aziende a parametri più certi, come il valore della produzione. In questo modo, si cerca di incassare il più possibile rispetto ai 10 miliardi complessivi stimati all’inizio.
Di Maio: “Prossima settimana decreto bollette in Cdm“
“La prossima settimana in CdM arrivera’ il decreto bollette per calmierare l’aumento dei prezzi delle bollette. E’ un intervento necessario per supportare nell’immediato le nostre famiglie, ma bisogna lavorare per ottenere il tetto massimo al prezzo del gas, in modo da fermare le speculazioni russe e bloccare gli aumenti delle bollette anche nel lungo periodo. Come Impegno Civico, inoltre, proponiamo il decreto taglia bollette: per tutte le imprese lo Stato dovra’ pagare l’80% delle bollette. O lo facciamo oppure molte imprese saranno costrette a licenziare o chiudere”. L’ha affermato il leader di Impegno civico e ministro degli Esteri dimissionario, Luigi Di Maio, che ha anche partecipato questa mattina al Consiglio dei Ministri.
Il Ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani ha effettuato una informativa al Consiglio sulla situazione energetica in Italia.
Caro energia: Eni versa 340 milioni di euro di extraprofitti
L’Eni, che ieri ha subito un attacco informatico, ha annunciato, di aver versato altri 340 milioni di euro a titolo di acconto della tassa del 25% sugli extraprofitti. Ai 220 milioni già pagati, il colosso energetico, spiega il Corriere, ha quindi aggiunto ieri 340 milioni, che portano l’acconto versato a 560 milioni, il 40% appunto di 1,4 miliardi, importo finale che verrà raggiunto col saldo del 15 dicembre.
Risorse preziose, queste, per finanziare i nuovi aiuti contro il caro-bollette, che, secondo quanto trapelato ieri da fonti di governo, arriveranno non come emendamento al decreto Aiuti bis, ma con un decreto legge ad hoc. Il provvedimento dovrebbe quindi arrivare in consiglio dei ministri non prima di una settimana.
Le ipotesi allo studio – spiega il Corriere – sono tante, ma la priorità verrà data alle aziende gasivore, in particolare a quelle filiere produttive che rischiano di fermarsi. Si lavora quindi su crediti d’imposta e altri interventi per ridurre la bolletta e sulla cassa integrazione gratuita per quelle imprese che rallenteranno la produzione.
Taglio delle accise, il governo proroga lo sconto
Intanto sempre ieri, i ministri dell’Economia, Daniele Franco, e della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, hanno firmato la proroga dal 20 settembre al 5 ottobre del taglio delle accise sui carburanti. Si estende così la riduzione di 30 centesimi al litro del prezzo di benzina, diesel, gpl e metano per autotrazione.
Questa scadenza, salvo ulteriori slittamenti nel prossimo mese, potrebbe essere il capitolo conclusivo della “saga” dei tagli messi a punto dal governo Draghi che, dopo le elezioni del 25 settembre, lascerà la scena al nuovo esecutivo. La misura, secondo le stime, dovrebbe avere un costo intorno ai 500 milioni.