Il test

Car sharing, in arrivo a Milano le auto elettriche connesse in rete da Fastweb

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Da maggio in città via al test di una piccola flotta di connected cars per la mobilità condivisa ed elettrica, per sperimentare l’Internet delle cose in un ambiente urbano sempre connesso, orientato però alla sostenibilità ambientale e ad una migliore qualità della vita.

La sharing mobility di Milano diventa “connessa” e va a caccia di smog. Alla flotta di 750 biposto gialle già attiva per le strade del capoluogo di lombardo, per promuovere la mobilità condivisa, sostenibile, elettrica e a impatto zero, si uniranno nuove unità connesse in rete per raccogliere dati sullo stato di salute dell’ambiente urbano.

È il servizio di Share’ngo (presente anche a Firenze e Roma), che macina ogni giorno 35 mila chilometri, con una media di 2000 noleggi al giorno per 60 mila iscritti.

A maggio prossimo arriveranno le prime otto auto connesse in rete e dotate di sensori ambientali per rilevare PM10, ozono, biossido di zolfo, monossido di carbonio e altri agenti inquinanti.

Si riconosceranno perché di colore verde.

La connettività sarà assicurata da Fastweb e i dati saranno trasmessi in tempo reale ogni giorno ai server Amat, l’Agenzia per la mobilità di Milano. L’obiettivo, inoltre, è trasformare ogni auto in un hot spot per il WiFi diffuso, con un raggio di copertura di oltre 300 metri.

Questa sperimentazione è coerente con la nostra strategia: utilizzare il digitale per migliorare la vita delle persone e delle città. In questo progetto l’innovazione è al servizio della qualità dell’ambiente. In futuro inoltre vogliamo creare una rete wifi cittadina che utilizza anche le auto come hot spot, disponibile sia all’interno dell’auto sia ai cittadini. E’ un’applicazione concreta di economia della condivisione che illustra quale può essere il futuro dell’Internet delle cose”, ha dichiarato a Key4Biz Sergio Scalpelli, Direttore delle Relazioni esterne e istituzionali di Fastweb.

Si tratta della tecnologia ‘’mobile mesh network’’, cioè una rete wifi creata da macchine in sosta e in movimento. Praticamente, la connessione 4G è offerta sia a tutti gli utenti a bordo, sia ai cittadini che passano nelle vicinanze di una Share’ngo parcheggiata.

L’iniziativa si integra nel progetto “Ecowatch, che prevede l’installazione della tecnologia NuvapN1, messa a punto da Telcomms, dotata di 24 sensori per la misura in movimento e da fermi di altrettanti agenti inquinanti presenti nell’atmosfera.

NuvapN1 è in grado anche di misurare l’inquinamento acustico, l’intensità di campi magnetici e i più classici parametri atmosferici come temperatura e umidità.

I dati raccolti saranno elaborati e trasformati in informazioni utili all’amministrazione pubblica e ai cittadini, per sviluppare una cultura dell’ambiente, della salute, dell’efficienza e della qualità della vita.

Un piano di connettività mobile che consentirà da una parte di sperimentare in strada le auto connesse in rete e dall’altra di offrire reti WiFi aperte e gratuite ai cittadini, che potranno sfruttare questa rete diffusa creata dalle auto in strada e facilmente integrabile con altri network pubblici e privati.

Il progetto di connected & green mobility fa parte del programma “Intelligent Seed“, che sarà riproposto anche a Ningbo in Cina e ad Amsterdam in Olanda, con l’obiettivo generale di creare una grande rete di smart cities in cui tramite la mobilità elettrica e connessa è possibile rendere le città più efficienti, pulite e sicure.

(Foto Quattroruote.it)

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