Da quest’anno il canone Rai si paga in bolletta. Questa la novità introdotta dall’ultima Legge di Stabilità che ne prevede anche una riduzione da 113 a 100 euro, una diluzione in dieci rate (tranne per questo anno che si pagherà dal prossimo luglio) e la destinazione del maggiore gettito all’erario, all’allargamento della platea degli esenti e al Fondo per le tv locali.
Modificate anche le regole per chi non deve pagarlo. Eliminato il suggellamento dell’apparecchio televisivo, d’ora in poi chi non è tenuto a pagarlo dovrà fare un’autocertificazione (modalità ancora da definire) all’Agenzia delle Entrate con eventuali rischi penali in caso di dichiarazioni false.
La Rai sta mandando in onda una serie di spot per informare i telespettatori dei cambiamenti, lanciato un sito ad hoc e un numero verde per offrire tutti i chiarimenti del caso.
Insomma tutto è pronto, ma gli italiani lo sono?
Secondo un’indagine realizzata da Voices e ripresa da Repubblica, il canone continua a non piacere.
E’ questo il giudizio emerso da due indagini – svolte nella prima settimana dello scorso ottobre e in questi ultimi giorni di gennaio – che hanno analizzato i commenti (più di 60 mila) pubblicati sui social network.
A esprimere apprezzamento sulle nuove modalità di pagamento solo il 14,3% contro il 12,1% di ottobre. Questi utenti sperano che il canone diventi più leggero (due terzi dei commenti) o che sia più equo (un quarto) mentre solo il 4,2% sottolinea i maggiori introiti per la Rai anche se ben sappiamo che fino al 2018 queste risorse saranno destinate all’erario e non alla tv pubblica.
Accanto a questi c’è anche il 12,5% convinto che l’evasione non verrà contrastata nonostante le nuove modalità di pagamento che si basano sulla presunzione che tutti coloro che abbiano un’utenza elettrica abbiano il televisore e che quindi debbano pagare salvo i casi autocertificati.
Il 14,1% poi lamenta che il canone vada ad aggiungersi ad altri versamenti poco sopportabili.
C’è anche un 18,8% che considera il canone illegittimo. Il 16,5% pensa che sia una sottrazione indebita di risorse, un furto, un’operazione truffaldina e l’8,3% la pensa così perché l’utente debba pagarlo anche se non guarda la tv pubblica. Il 12,7% contesta le nuove modalità di pagamento e il 5,7% chiede che la Rai cancelli la pubblicità visto che si paga un canone.
L’8,4% pensa che vada abolito e nei commenti il 2,2% si dice favorevole alla privatizzazione.
In conclusione quasi il 75% dei commenti analizzati indicano che si teme un’eccessiva ingerenza della politica nella gestione della Rai contro il 20% che crede invece nella Rai come voce indipendente e nell’azione del governo per ridurre gli sprechi e assicurare un servizio pubblico radiotelevisivo di maggiore qualità.