La decisione dell’Agenzia delle Entrate di offrire ai contribuenti un servizio di assistenza sul canone Rai, e non solo, attraverso l’app Facebook Messenger, accende il dibattito sul fronte privacy.
La pagina dell’Agenzia è stata già invasa dalle domande degli utenti. I quesiti più frequenti riguardano l’arrivo della prima rata del canone nella bolletta collegata a una casa dove non si risiede. Le risposte verranno date in privato.
A lanciare la pietra nello stagno è Michele Mezza che nell’articolo pubblicato oggi su key4biz – BreakingDigital. PA digitale, manca una regia: OpenGov e social in ordine sparso – si domanda quali problemi potrebbe generare il provvedimento dell’Agenzia che permette di far transitare sul social network dati sensibili del fisco nazionale.
Mezza fa anche un’altra riflessione: “Sembra che nessuna indicazione venga dal vertice” e che quindi l’Agenzia delle Entrate abbia deciso, “non si sa quanto consapevolmente, di consegnare a Facebook i dati fiscali degli italiani”.
Sulla pagina Facebook, l’Agenzia informa: “Apriamo uno sportello social di prima informazione sul canone tv, attraverso Messenger. Una nuova finestra di dialogo con la quale ci mettiamo in gioco per essere sempre di più dalla parte dei cittadini. Se avete dubbi sul canone tv, non esitate a scriverci un messaggio privato”.
Il servizio, realizzato dalle Entrate a costo zero, è un’innovazione destinata a cambiare radicalmente il rapporto con i contribuenti, che potranno dialogare con il Fisco in tempo reale e in maniera semplice, anche dal proprio smartphone, attraverso Facebook, il social network più popolare in Italia con 23 milioni di utenti che si collegano almeno una volta al giorno.
L’Agenzia delle Entrate indica che attraverso il nuovo servizio sarà possibile aprire una conversazione privata attraverso l’applicazione Facebook Messenger e scrivere la propria domanda.
La risposta arriverà entro 24 ore o, nei casi in cui il quesito richieda un approfondimento, entro 5 giorni dalla richiesta.
Inizialmente l’assistenza sarà dedicata al canone tv, per poi estendersi gradualmente ai dubbi fiscali più comuni.
L’Agenzia garantisce infine che non richiederà alcun dato personale ai contribuenti che useranno il servizio.
Per il trattamento dei dati personali degli utenti risponderà, comunque, alle policy di Facebook, mentre per i dati sensibili postati in commenti o post pubblici verranno rimossi.
L’Agenzia assicura inoltre che le informazioni scambiate non saranno utilizzate per altri scopi.
Ma sarà proprio così?
I dati sensibili dei cittadini italiani saranno veramente al sicuro?
I dubbi restano.