Ammonta a 450 milioni di euro il gettito relativo al canone Rai da parte dei gestori delle utenze elettriche per il solo mese di ottobre. Sono questi i dati ufficiali diffusi dal governo.
Cifra al di sotto delle previsioni.
Entro il 31 ottobre erano chiamati a pagare anche tutti coloro che non avevano ricevuto il canone tv nella fattura elettrica oltre ad altre fasce di utenti come gli abitanti delle isole minori che non hanno una rete elettrica collegata a quella nazionale.
Tutta questa gente ha dovuto pagare le 100 euro del canone in un’unica soluzione con il modello F24.
Per tutti gli altri invece c’è stata la maxi-rata da 70 euro a luglio e le restanti 30 euro sono state versate tra agosto e ottobre.
Dal prossimo anno si pagherà ancora meno.
Dal primo gennaio 2017 il canone sarà, infatti, di 90 euro.
La riduzione, come ha spiegato il premier Matteo Renzi, è dovuta alla buona risposta che si è avuta con l’inserimento del canone in fattura elettrica che per il governo rappresenta un buon modello ‘antievasione’.
Stando ai dati annunciati dal Ministero dell’Economia a settembre, lo Stato ha incassato 1 miliardo di euro che sommato ai 450 milioni di ottobre fa in totale 1,4 miliardi.
Cifra lontana dalla stima pubblicata qualche settimana fa dal Messaggero, che parlava di circa 1,8 miliardi di euro se fosse stato confermato un tasso di evasione intorno al 5-6%.
Così non è stato.
Bisogna considerare che nel pagamento della bolletta elettrica c’è una morosità fisiologica che si attesterebbe attorno al 4%. Gente che paga in ritardo.
Anche se, secondo una dettagliata analisi della Slc-Cgil, il totale dei paganti potenziali (circa 22 milioni) rischiava di essere sovrastimato.
Vanno quindi a monte anche le previsioni di entrata del governo che puntava a 1,7 miliardi di euro.