Il Governo studia un intervento al Senato per ridurre il canone Rai e finanziare le tv locali. L’intenzione, come Key4biz aveva anticipato, è di inserire i cambiamenti in un emendamento alla Legge di Stabilità, oggi all’esame della Commissione Bilancio della Camera, dove l’operazione è stata confermata dal Viceministro dell’Economia, Enrico Morando, che si è detto pronto “a intervenire fin da ora”.
Secondo quanto si apprende, si vorrebbe trasferire il pagamento del canone Rai in bolletta, in chiave antievasione. Canone che sarebbe comunque ridotto rispetto all’attuale perché calcolato sulla base della capacità di spesa degli utenti. Le risorse aggiuntive ricavate servirebbero a finanziare le emittenti locali.
“Le tv locali – ha spiegato Morando parlando in Commissione Bilancio – sono in una situazione tale per cui hanno dovuto mettere in cassa integrazione una parte enorme dei dipendenti, sono in una situazione di disagio drammatico“.
Il governo “intende affrontare il problema se possibile in termini strutturali” uscendo dalla situazione attuale in cui “ogni anno si riproponga emendamento per affrontare la questione“.
E la soluzione strutturale “è connessa a una modificazione dell’assetto del canone Rai” su cui “non siamo ancora perfettamente pronti. Non so se lo saremo per il passaggio alla Camera”. Per questo il Viceministro ha chiesto di accantonare tutti gli emendamenti che riguardano le emittenti locali, “per vedere se questo intervento può essere inserito in un disegno più strutturale introdotto al Senato a proposito di canone Rai”. In ogni caso Morando ha assicurato che c’è “un formale impegno del governo a intervenire in questa legge di stabilità” sul tema delle emittenti locali.
E mentre alla Camera si parla di riforma del canone e dopo la quotazione col botto di RaiWay, incalza la polemica sul Cda Rai che ieri ha votato a favore dell’Odg del consigliere Antonio Verro sul ricorso contro il taglio di 150 milioni di euro deciso dal governo con il Decreto Iperf.
Il direttore generale Luigi Gubitosi ha definito il voto ‘inopportuno’ mentre il consigliere Luisa Todini, nuovo presidente di Poste, ha anticipato le dimissioni dal Cda dopo aver votato contro l’Odg, indicando che la decisione del Consiglio è stata “inaccettabile e irresponsabile”.
Critiche anche dal Sottosegretario alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli, che ha parlato di “decisione incomprensibile, autolesionista, contraria agli interessi dell’azienda”.
La pensa diversamente Verro, secondo il quale “hanno prevalso solo ed esclusivamente gli interessi dell’azienda e di tutti i lavoratori del servizio pubblico”.
In disaccordo con Verro il Codacons che oggi ha annunciato una denuncia al Tar Lazio contro il ricorso deciso dal Cda della Rai.
Per il presidente dell’associazione consumatori, Carlo Rienzi, “Si tratta di un ricorso vergognoso. In un momento di grave crisi per il paese in cui vengono richiesti sforzi ai cittadini e a tutte le categorie, la Rai tenta di sottrarsi ai propri doveri verso la collettività e difendere i propri privilegi. Il taglio deciso dal Governo non solo è sacrosanto, ma è atteso da anni dagli utenti, dopo i numerosi casi di sprechi e di gestione errata delle risorse pubbliche”.