Il cambio di fornitore luce e gas è una procedura che permette ai consumatori di scegliere offerte energetiche più vantaggiose e, quindi, risparmiare sulle bollette.
L’intero passaggio da un fornitore ad un altro è molto semplice e non comporta sostanziali perdite di tempo per il consumatore che deve solo scegliere con attenzione le tariffe da attivare per evitare fregature e costi aggiuntivi in bolletta.
Ecco 10 cose da prendere in considerazione per scegliere di cambiare fornitore di luce e gas e massimizzare così il risparmio in bolletta sia nel breve che nel lungo periodo.
1) Il mercato libero garantisce un notevole risparmio annuale
Cambiare fornitore conviene, soprattutto se le proprie forniture energetiche sono ancora in regime di Maggior Tutela. In questo caso, scegliere di passare al Mercato Libero ed attivare le migliori tariffe disponibili permette di dare un netto taglio alle spese annuali per le forniture di energia elettrica e gas naturale per la propria casa.
Una “famiglia tipo” (consumo annuo di 2700 kWh di elettricità e 1400 m3 di gas naturale, come definito da ARERA) che passa dal mercato tutelato alle migliori offerte del Mercato Libero (a gennaio 2020) di circa 200 Euro all’anno considerando le attuali condizioni del mercato tutelato.
Puntare sul mercato di libera concorrenza, con l’accortezza di valutare con molta attenzione le tariffe da attivare, è quindi la scelta ideale per minimizzare gli importi delle bollette senza dover ridurre i consumi di elettricità e gas naturale in casa.
2) Per scegliere l’offerta migliore è possibile affidarsi alla comparazione online
Il Mercato Libero permette di risparmiare rispetto al regime di Maggior Tutela (in cui i costi di luce e gas vengono definiti da ARERA ed aggiornati ogni tre mesi, con il rischio di nuove stangate). Ma come fare a scegliere le migliori offerte luce e gas? Il numero di fornitori di energia presenti sul mercato di libera concorrenza è elevato ed in costante aumento e, in diversi casi, ogni fornitore propone più tariffe tra cui scegliere creando non pochi problemi ai consumatori meno pratici.
Per scegliere le offerte luce e gas più vantaggiose e dare un taglio netto alle bollette energetiche è necessario affidarsi alla comparazione online delle offerte. Tramite il comparatore di SosTariffe.it è possibile confrontare le migliori tariffe sul mercato e individuare le soluzioni più adatte alle proprie esigenze, in modo completamente gratuito.
L’utente ha la possibilità di stimare i propri consumi di energia elettrica e gas naturale e valutare le offerte più convenienti in base ai dati di consumo. Per ottenere un supporto (gratuito e senza alcun impegno) è possibile affidarsi al servizio di consulenza di SosTariffe.it che metterà a disposizione dell’utente un esperto in grado di indicare, con precisione, le migliori tariffe da attivare.
3) Non è necessario cambiare il contatore
Uno degli aspetti meno noti del processo di cambio di fornitore di luce e gas è rappresentato dal contatore. Chi cambia fornitore non deve cambiare il contatore. L’intera procedura viene gestita (sia dal punto di vista tecnico che amministrativo) dal nuovo fornitore e dal distributore locale di energia.
Il contatore, gestito dal distributore, andrà bene sia con il vecchio fornitore che con il nuovo fornitore, anche in caso di passaggio dal mercato tutelato al Mercato Libero. A differenza di quanto, in alcuni casi, si crede il contatore di luce e gas non è legato all’azienda con cui l’utente ha attivato un contratto di fornitura.
4) Non sono previste interruzioni delle forniture energetiche durante il cambio di fornitore
Un altro elemento da considerare se si sta valutando di effettuare un cambio di fornitore di luce e gas è legato all’interruzione della fornitura stessa. Durante il passaggio da un’azienda ad un’altra non c’è alcuna interruzione dell’erogazione di luce e gas in casa.
Il cliente continuerà ad utilizzare normalmente sia l’energia elettrica che il gas naturale senza dover preoccuparsi di restare senza energia, anche solo per poche ore. Il cambio di fornitore avverrà in modo automatico, senza che il cliente possa rendersene conto.
Da notare, inoltre, che non è prevista l’interruzione della fornitura anche in caso di passaggio dal mercato tutelato al Mercato Libero.
5) Il distributore dell’energia non cambia
Nel mercato energetico, sia dell’elettricità che del gas naturale, il distributore di energia gioca un ruolo molto importante. Si tratta dell’azienda che si occupa della gestione degli impianti che garantiscono l’arrivo dell’energia in casa. Anche il contatore viene gestito dal distributore e, come sottolineato in precedenza, non è necessario effettuare un cambio in caso di cambio di fornitore.
Il distributore dell’energia resterà sempre lo stesso anche in caso di passaggio ad altro fornitore. Il cliente, se dovesse registrare problemi tecnici legati all’impianto di distribuzione, dovrà contattare il distributore (tramite i recapiti riportati in bolletta) per segnalare eventuali problemi e richiedere assistenza.
6) E’ possibile richiedere il diritto di ripensamento
Cambiare fornitore di energia elettrica o di gas naturale è semplice e non deve rappresentare un motivo d’ansia o incertezza per i consumatori. Affidandosi alla comparazione delle offerte ed all’attivazione online, infatti, sarà possibile massimizzare la sicurezza e la semplicità dell’intera procedura.
Per chi attiva online un nuovo contratto di luce e/o gas c’è la possibilità di esercitare il diritto di ripensamento. Con questo diritto è possibile annullare il contratto appena sottoscritto effettuando un recesso completo e senza costi di alcun tipo. L’utente ha la facoltà di esercitare il diritto di ripensamento entro precisi limiti.
Il termine ultimo per esercitare tale diritto ed ottenere il recesso del contratto appena sottoscritto è fissato nel quattordicesimo giorno dalla sottoscrizione del contratto stesso. Eventualmente, quindi, il cliente ha tutto il tempo di valutare le offerte appena attivate ed esercitare il recesso tramite il diritto di ripensamento riconosciuto ai consumatori.
7) Si può scegliere tra offerte luce monorarie o multiorarie
Per quanto riguarda la fornitura di energia elettrica, uno dei vantaggi principali legati al cambio di fornitore è rappresentato dalla possibilità di poter scegliere tra offerte monorarie e offerte multi-orarie. Nel primo caso, si tratta di offerte che prevedono un prezzo dell’energia elettrica utilizzata in casa indipendente dall’orario di utilizzo.
Le offerte multi-orarie (sono disponibili sia offerte biorarie che triorarie) prevedono diverse fasce orarie con un prezzo dell’energia che, quindi, cambia in base all’orario di utilizzo della stessa. La scelta tra un’offerta monoraria ed un’offerta multi-oraria rappresenta un fattore determinate per minimizzare i costi in bolletta.
Gli utenti che hanno un consumo di energia elettrica omogeneo durante la settimana troveranno più conveniente puntare su di una tariffa monoraria. Chi, invece, concentra i consumi nelle ore serali e nei week end dovrà puntare sulle offerte multi-orarie per ridurre al minimo le bollette.
8) Scegliere una nuova offerta a prezzo bloccato permette di proteggersi dai rincari del mercato energetico
Sia per quanto riguarda l’energia elettrica che per il gas naturale, cambiando fornitore c’è la possibilità di puntare su offerte luce e gas a prezzo bloccato per un predeterminato periodo di tempo. A differenza di quanto avviene nel mercato tutelato, in cui i prezzi vengono aggiornati ogni tre mesi dall’ARERA, chi sceglie di cambiare fornitore puntando sulle offerte del Mercato Libero avrà la possibilità di puntare su tariffe a prezzo bloccato.
Di solito, le offerte a prezzo bloccato prevedono la possibilità di puntare su di un periodo di prezzo fisso pari a 12 mesi. In alcuni casi, inoltre, è possibile puntare su tariffe con prezzo bloccato per 24 mesi. Questa particolare tipologia di offerte garantisce una protezione elevata contro i possibili rincari tariffari del mercato energetico nazionale ed internazionale.
I fornitori, infatti, non potranno cambiare i prezzi di luce e gas se le condizioni contrattuali includono la clausola del prezzo bloccato. Solo al termine del periodo di prezzo bloccato, il fornitore potrà proporre al cliente un nuovo prezzo. Il cliente sarà, quindi, libero di scegliere tra la nuova proposta del suo fornitore o un nuovo cambio.
9) Non è necessario inviare una disdetta per fare il cambio di fornitore
In modo simile a quanto avviene per gli abbonamenti di telefonia, gli utenti non devono inviare una comunicazione di disdetta al precedente fornitore se vogliono cambiare e scegliere una nuova offerta, più vantaggiosa, con un’altra azienda. L’intero processo avviene, infatti, in modo automatico.
Sarà compito del nuovo fornitore trasmettere la comunicazione di recesso al precedente fornitore per poi occuparsi di tutti gli aspetti tecnici e amministrativi legati all’attivazione del nuovo contratto. Per l’utente, quindi, l’intera procedura sarà rapida e senza alcuna reale complicazione.
10) Il cambio di fornitore non è immediato
Se la richiesta di attivazione di una nuova fornitura può essere completata, direttamente online, in pochi minuti (dopo una attenta valutazione delle tariffe a propria disposizione), la stessa cosa non vale per l’effettivo passaggio. Il completamento dell’operatore, infatti, richiede diverse settimane.
Per una fornitura domestica, ad esempio, i tempi previsti per il completamento del passaggio da un’azienda ad un’altra sono pari ad un mese. Per le forniture non domestiche, invece, i tempi di passaggio possono allungarsi sino ad un massimo di 3 mesi.
Il nuovo fornitore provvederà a rilevare la lettura iniziale del contatore in modo da trasmettere al precedente fornitore tutte le informazioni necessarie per emettere l’ultima bolletta all’oramai ex cliente.