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Callaia è il nuovo software AI che valuterà le sceneggiature di Hollywood

L’azienda tecnologica Cinelytic ha lanciato “Callaia”, uno strumento basato su AI per la valutazione delle sceneggiature, con l’obiettivo di supportare studi cinematografici e sceneggiatori nel processo di selezione dei copioni a Hollywood.

Questo software, utilizzando l’API di ChatGPT, analizza i punti di forza e debolezza di una sceneggiatura, offre raccomandazioni sugli attori e valuta se un film merita finanziamenti, rilasciando giudizi quali “passa”, “considera”, “raccomanda” o “raccomanda fortemente”. Callaia è stato addestrato per comprendere generi cinematografici e sintetizzare le trame, ma ha ancora limitazioni nel fornire un’analisi creativa equivalente a quella umana.

Il CTO di Cinelytic, Dev Sen, ha sottolineato come l’AI abbia inizialmente mostrato tendenze eccessivamente positive, problema mitigato con aggiustamenti successivi. Nonostante il modello abbia ricevuto un riscontro positivo dai beta tester, alcune sue raccomandazioni si sono rivelate incoerenti, come suggerire l’impiego di attori di alto profilo per film con budget ridotti.

Callaia non intende sostituire i lettori umani, ma piuttosto accelerare il loro lavoro, riducendo il carico di lettura e permettendo ai professionisti di concentrarsi sui copioni di maggiore qualità.

Tuttavia, il dibattito sul ruolo dell’AI nell’industria creativa continua, poiché molti temono che tecnologie simili possano ridurre la qualità artistica delle produzioni cinematografiche.

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La Cina introdurrà nuove regole di cybersicurezza per l’AI generativa

L’articolo analizza l’annuncio della Cina riguardo l’implementazione di nuove normative sulla cybersicurezza, che entreranno in vigore dal 1° gennaio 2025, per le aziende che offrono servizi basati sull’AI generativa. Queste normative sono state sviluppate nel contesto delle tensioni geopolitiche con gli Stati Uniti e mettono l’accento sulla sicurezza nazionale e la protezione dei dati.

In particolare, le aziende non cinesi che gestiscono dati personali di cittadini cinesi dovranno stabilire centri di elaborazione dati all’interno del paese.

Le nuove disposizioni, contenenti 64 articoli, obbligano le aziende a potenziare la formazione sul trattamento dei dati e ad adottare misure preventive contro il rischio di violazione dei dati. Le aziende ritenute responsabili di mettere a rischio la sicurezza nazionale o di minare gli interessi pubblici saranno sanzionate. Inoltre, la normativa prevede che tutte le aziende debbano rispettare standard nazionali e segnalare qualsiasi violazione alle autorità entro 24 ore.

Parte delle disposizioni comprende anche la proposta di un’identificazione personale per accedere a internet, alimentando timori di un controllo più stretto sull’uso della rete.

Le normative indicano un ulteriore inasprimento delle regole sul trasferimento di dati verso l’estero e una maggiore supervisione da parte delle autorità cinesi su tutte le operazioni che potrebbero compromettere la sicurezza del paese.

Questo provvedimento riflette un crescente interesse da parte del governo cinese nel rafforzare la sua infrastruttura di sicurezza informatica e limitare le influenze esterne nel campo dell’AI.

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Studio Adobe: l’AI influenzerà in modo significativo il consumo di media online

L’articolo esamina il modo in cui l’AI sta trasformando il mondo della pornografia, influenzando le aspettative nelle relazioni e ridefinendo il concetto di “realismo” nell’industria dell’intrattenimento per adulti.

A partire dagli anni 2000, il dibattito sulla pornografia sembrava essersi placato, ma con l’avvento dell’AI e la diffusione di immagini generate da algoritmi, il tema è tornato al centro dell’attenzione pubblica. La capacità dell’AI di creare immagini fotorealistiche e video realistici sta già causando preoccupazioni globali, come dimostrato dal caso di una cittadina spagnola dove le studentesse hanno subito bullismo e ricatti dopo che le loro immagini erano state modificate da un’applicazione AI.

L’autore esplora le implicazioni etiche e sociali di questa tecnologia, sollevando domande su consenso e privacy. Il rischio è che la pornografia diventi sempre più personalizzata, con utenti in grado di creare scene su misura semplicemente selezionando preferenze da un elenco, senza la necessità di attori o riprese reali. Questo sviluppo potrebbe portare a una sorta di “porno etico”, privo di sfruttamento umano, ma pone nuove sfide sul fronte della regolamentazione e dell’impatto psicologico.

L’articolo evidenzia anche il possibile utilizzo di AI nel creare memorie sessuali artificiali, alterando il modo in cui percepiamo le nostre esperienze personali e le relazioni intime. La progressiva integrazione di AI nei media erotici potrebbe innescare un cambiamento radicale nel comportamento umano, promuovendo una sessualità più “sintetica”.

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