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Call center, sindacati scrivono a Urso e Calderone: ‘Urgente aggiornamento tavolo crisi’

Le Segreterie nazionali di SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL, considerato il peggioramento delle condizioni nel complesso per il settore Crm/Bpo, sollecitano con una lettera a Elvira Calderone, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, la convocazione con urgenza del tavolo di crisi per il comparto dei call center in outsourcing.

“Le problematiche che chiaramente stanno emergendo in tutta la loro drammaticità, e che come Sindacato Confederale denunciamo inascoltati da anni, non possono essere affrontate semplicemente vertenza per vertenza, in considerazione dell’evidenza che ci ritrova innanzi ad una crisi strutturale di sistema”, si legge nella nota congiunta.

“Il comparto CRM-BPO. ormai da anni, sopravvive ai margini del settore, affrontando continue riduzioni sul costo del lavoro a causa di una competizione incentrata esclusivamente sulla riduzione delle tariffe. Una guerra scellerata di gare al massimo ribasso che, troppo spesso, vede coinvolte anche committenze dello Stato, continua a minare la tenuta complessiva di un comparto e l’occupazione dei circa 40mila addetti.

Ad una crisi di sistema servono risposte strutturali attraverso interventi normativi che favoriscano la messa in sicurezza dell’intero settore. Misure e strumenti di cui si è discusso nel corso dell’ultimo incontro dello scorso marzo, tra cui ricordiamo l’impegno preso dai due Ministeri, di rendere il Contratto delle Telecomunicazioni, il contratto di riferimento per l’intero settore CRM-BPO, ma ai quali non sono susseguiti né confronti, né interventi consequenziali.

Tenuto conto del perdurare e peggiorare della situazione, auspichiamo nel breve ad una prossima convocazione per l’avvio di un confronto costruttivo che porti a soluzioni concrete.

Nella disgraziata ipotesi di una mancata risposta positiva alla nostra missiva, nostro malgrado metteremo in campo le azioni necessarie per garantire la tutela dei 40mila lavoratori interessati nonché a sostegno della tenuta dell’intero settore CRM-BPO”, chiude la nota.

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