E’ arrivato il momento, dopo la pandemia e per rilanciare l’Italia, di sburocratizzare il “più possibile tutta quella sovrastruttura fatta di permessi e autorizzazioni che hanno fino ad oggi rallentato moltissimo i lavori di posa delle infrastrutture di telecomunicazioni”. Lo ha detto in un’intervista a DigitEconomy.24 (report di Radiocor e Luiss Business School) l’amministratore delegato di Fastweb, Alberto Calcagno, auspicando che “il dl Semplificazioni che dovrebbe vedere la luce nei prossimi giorni dia finalmente quella spinta al cambiamento in ottica digitale”.
Dl Semplificazioni
In questo senso, c’è da dire che in base all’ultima bozza del Dl Semplificazioni circolata nelle ultime ore sono previste diverse misure di sburocratizzazione della posa delle antenne 5G e dei cavi in fibra. La speranza, quindi, è che le norme allo studio vedano prontamente la luce.
Intanto, Fastweb conferma gli obiettivi sul 5G e sul livello degli investimenti e, quanto all’accordo con Linkem per coprire otto milioni di case con il 5G Fwa, annuncia il lancio dei primi servizi a partire dal terzo trimestre di quest’anno.
Basta con il dogma dell’FTTH
In generale, riguardo il Fwa, Calcagno chiede di abbandonare “il dogma della fibra fino alla casa per puntare su tecnologie altrettanto performanti ma molto flessibili come il Fwa”. “Riteniamo – ha aggiunto Calcagno – sia venuto il momento di abbandonare il dogma della fibra fino a casa per puntare su tecnologie altrettanto performanti ma molto più flessibili come il Fwa per portare connessioni a banda ultralarga a moltissime comunità non raggiunte dalla fibra. Nel corso degli anni è stato perso troppo tempo, ora non possiamo più permettercelo. La crisi che ci ha investito così duramente ci impone di accelerare al massimo i tempi se vogliamo recuperare quanto in questi mesi è andato perso in termini di produttività per il rilancio del Paese”.
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Tar Sicilia annulla stop antenne 5G a Cefalù
Nel contempo, il Tar della Sicilia ha dato via libera alla installazione degli impianti 5G a Cefalù (Palermo). I giudici amministrativi hanno accolto un ricorso di Fastweb annullando un’ordinanza del sindaco Rosario Lapunzina che aveva vietato l’introduzione della nuova tecnologia perché non sono ancora noti gli effetti del 5G sulla salute pubblica.
Nel dare notizia della decisione del Tar, Lapunzina ha commentato: “Il provvedimento di annullamento si limita a dire che le motivazioni della mia ordinanza contengono ‘numerosi elementi tecnici che necessitano di adeguato approfondimento’. Deve, quindi, desumersi che il fatto che non sia ancora stata scientificamente accertata l’assenza di danni alla salute non sia, secondo il giudice, di per sé, motivazione sufficiente a vietare l’installazione degli apparati”. Il Tar ha anche richiamato nella sua decisione altri elementi tra cui il “carattere sensibile” degli interessi coinvolti: la concorrenza, lo sviluppo sostenibile, la salute, l’ambiente.