Dieci anni fa, l’hashtag è stato creato quasi per caso. Ora è uno dei simboli più utilizzati e riconosciuti al mondo. Diventato parte del nostro parlare quotidiano, ha profondamente cambiato la natura della conversazione online ed è diventato un potente modo di ordinare le conversazioni e i movimenti globali. E’ passato dall’essere un semplice “tag” per categorizzare i Tweet a diventare uno dei simboli più riconoscibili e utilizzabili dell’era digitale.
Ma pochi sanno che non fu Twitter ad inventare il famoso cancelletto, ma Chris Messina, un avvocato di San Francisco ex dipendente di Uber e Google, che il 23 agosto con questo post proponeva, per la prima volta al mondo, di utilizzare l’hashtag per raggruppare Tweet dello stesso argomento.
A partire da quel primo Tweet, l’hashtag è diventato parte del linguaggio comune (nel 2012 è stata la parola più usata dell’anno).
In questi dieci anni, gli eventi, le campagne e i temi più discussi sono diventati #trendtopic con hashtag come #JeSuisCharlie, #PrayforParis, #OccupyWallStreet, #LoveisLove, #Brexit, #IceBucketChallenge, #RoyalBaby e, in Italia, #Expo2015, #MafiaCapitale, #terremoto, #Referendum, #FamilyDay, #Petaloso per citarne solo alcuni.
In tutto il mondo, vengono condivisi circa 125 milioni di hashtag al giorno su Twitter, aiutando gli utenti a vedere quello che sta succedendo nel mondo in maniera ancora più immediata e ad esplorare gli argomenti di cui si sta parlando in quel preciso momento.
E per festeggiare il decimo compleanno Twitter non poteva che scegliere un hashtag speciale, #Hashtag10 che, quando usato, attiva una emoji personalizzata visibile per tutta la giornata.