Il libro italiano si presenta alla Fiera internazionale del Libro di Francoforte confermando la propria sostenuta proiezione internazionale. Aumenta infatti –come evidenziato nel Rapporto dell’Associazione Italiana Editori (AIE) sullo stato dell’editoria 2018 presentato oggi alla Buchmesse, il più importante appuntamento internazionale per lo scambio dei diritti, in programma fino al 14 ottobre a Francoforte – lo slancio dell’editoria italiana sul piano internazionale, con il peso dell’export in aumento (+6% nel 2017), con una crescente conferma della capacità di proporre e vendere diritti degli autori italiani sui mercati stranieri (+10,1% nel 2017) e di realizzare coedizioni internazionali, soprattutto nel settore bambini e dell’editoria illustrata. Risultati confermati come trend anche per il 2018. Tanto più che da anni assistiamo a un progressivo maggior peso, nel mercato domestico, dei titoli di autori italiani rispetto a quelli tradotti: è oggi da notare infatti la lenta ma costante crescita degli autori italiani sul totale delle pubblicazioni, con un 16-17% di titoli tradotti quando nel 2002/2003 erano il 23-24%
Lo Spazio Italia – stand collettivo di oltre 500 metri quadri organizzato da AIE, Ministero dello Sviluppo economico e ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane – riunisce infatti 133 editori, più della metà dei 249 editori italiani complessivamente in Fiera. Presenti anche quattro Regioni: il Lazio con 38 espositori, il Piemonte con 33 espositori, la Sardegna (in collaborazione con l’Associazione Editori Sardi) con 7 espositori e la Regione Veneto con 20 espositori.
“Questa numerosa presenza dell’editoria nazionale alla Buchmesse, una delle maggiori fiere del settore a livello mondiale, – ha dichiarato il Ministro Alberto Bonisoli – assume particolare valore in vista della preparazione della partecipazione dell’Italia come Paese Ospite d’Onore nel 2023”. “Abbiamo il tempo – ha aggiunto – per definire le linee programmatiche sulla base delle quali presenteremo la cultura italiana al mondo. Molto è stato fatto, ma ancora molto rimane da fare, invece, per stimolare la lettura attraverso politiche di sistema capaci anche di valorizzare l’immenso patrimonio librario italiano”.
“Siamo felici di questa crescita sul fronte internazionale – ha commentato il presidente dell’AIE, Ricardo Franco Levi – e di questa crescente conferma della capacità di proporre e vendere diritti degli autori italiani sui mercati stranieri. Sul fronte domestico i numeri seguono, anche per il mondo del libro, l’andamento dei consumi nel loro complesso. Dopo l’incoraggiante ripresa degli ultimi tre anni, registriamo nei primi otto mesi dell’anno un rallentamento nello sviluppo. L’esito è, ad oggi, una crescita sostanzialmente piatta. Con quasi 3miliardi di fatturato l’editoria si conferma di gran lunga la prima industria culturale del Paese”.
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