2015 – Irlanda, Gran Bretagna, Canada
Primi anni Cinquanta. Convinta della necessità di cercare altrove un futuro migliore, la giovane Eilis Lacey (Saoirse Ronan) parte dalla natia Irlanda alla volta degli Stati Uniti. A Brooklyn trova alloggio nella pensione della signora Kehoe (Julie Walters) e si impiega in un grande magazzino. I primi tempi non sono facili, fino al momento in cui Eilis non conosce in un locale da ballo Tony (Emory Cohen), un idraulico italoamericano… Vedi Eilis in naturale difficoltà a Brooklyn, poi incerta nell’accettare la corte di Tony, quindi impossibilitata e resistere al richiamo di mamma e sorella che la fanno tornare in Irlanda. E qui, primo stop: Eilis accetta di sposare Tony in segreto prima della partenza. Ma da quando la ragazza fa ritorno in Irlanda è giusto e corretto non anticipare altro.
Il copione scorre imperturbabile e tranquillo, come non ci si aspetterebbe mai in un plot che insegue i fatti e non li precede mai. Partendo da un romanzo dello scrittore irlandese Colm Tóibín, Nick Hornby (autore inglese di best-seller come Febbre a 90°, Alta fedeltà, Un ragazzo – tutti adattati per il grande schermo – e già sceneggiatore di An Education per cui è stato candidato anche all’Oscar) ha messo mano al testo con un atteggiamento così lucido da sembrare provocatorio. Eilis è la ragazza ingenua e priva di sotterfugi che, quando capisce di essere in difficoltà per aver tenuto un segreto non consentito, non esita a tornare suoi propri passi, con l’intenzione immediata di dimenticare il passato.
C’è una voglia di trasparenza in lei che cancella ogni colpa vera o presunta e fa del racconto un melodramma secco e asciutto, una storia raccontata con forza e robustezza, con una protagonista che ha la capacità di essere se stessa e non fingere alcunché di inutile. È l’equilibrio della logica metodica e misurata. Eliminando di netto seconde letture, sotterfugi, rimandi e sterili metafore, Brooklyn scorre così semplice da risultare inossidabile e inattaccabile sotto l’aspetto della comprensione. E lascia quasi meravigliati e storditi. ‘Brooklyn non è soltanto la storia del viaggio di un’immigrante dall’Irlanda all’America, è anche la storia del percorso che Eilis fa per diventare la donna che vuole essere’ dice Amanda Posey, produttrice del film insieme a Finola Dwyer. ‘È la storia di una donna che trova il modo di esprimere ciò che è veramente e sviluppa la capacità di scegliere, specialmente in un periodo storico in cui molte scelte erano limitate’.
Presentato lo scorso novembre al 33° Torino Film Festival nella sezione Festa Mobile, Brooklyn in seguito è valso non pochi riconoscimenti importanti alla protagonista Saoirse Ronan, una delle attrici emergenti di maggior successo (Espiazione, Amabili resti, Grand Budapest Hotel) che per la sua interpretazione è stata candidata al Golden Globe 2016 come migliore attrice nella categoria film drammatico e, soprattutto, ha ottenuto la nomination all’Oscar 2016 come migliore attrice protagonista; Brooklyn era inoltre tra i candidati degli Academy Awards come miglior film del 2016, mentre Nick Hornby concorreva ancora una volta per l’ambita statuetta come autore della migliore sceneggiatura non originale.
Regia: John Crowley
Attori: Saoirse Ronan (Eilis Lacey), Domhnall Gleeson (Jim Farrell), Emory Cohen (Tony Fiorello), Jim Broadbent (Padre Flood), Julie Walters (Sig.ra Kehoe)
Soggetto: tratto dal romanzo omonimo di Colm Tóibín
Sceneggiatura: Nick Hornby
Fotografia: Yves Bélanger
Musiche: Michael Brook
Montaggio: Jake Roberts
Scenografia: François Séguin
Costumi: Odile Dicks-Mireaux
Durata: 113’
Genere: Drammatico, Romantico
Data di uscita in sala: 17 marzo 2016