Dopo il risultato del referendum per il “Brexit”, l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, gli sviluppatori britannici hanno reagito manifestando perplessità e preoccupazione per la scena videoludica locale.
Twitter, in particolare, è stato invaso da tweet di vario tono, che comunque virano quasi sempre verso una valutazione pessimistica del risultato.
I commenti vanno dal laconico “Terrificato”, ai più elaborati “sono preoccupato di perdere il mio lavoro”, mentre altri offrono un’analisi più a lungo termine del nuovo scenario politico.
“I talenti andranno negli altri paesi, a meno che non li lasceremo lavorare in remoto, e anche così il tutto sarà più costoso”, si legge in un altro tweet, mentre c’è chi esorta a sperare e a dare il giusto impulso al resto del paese.
Ukie, The Association for UK Interactive Entertainment, ha rilasciato il seguente comunicato ufficiale riguardo al Brexit: “Ukie è decisa ad assicurarsi che il Regno Unito sia il miglior posto del mondo per realizzare e vendere videogiochi, e anche se questa decisione e l’incertezza politica che porta avranno un impatto sul nostro business, è importante ricordare che siamo già un settore di successo a livello globale e uno tra i primi esportatori nell’economia digitale”, sono le parole firmate da Jo Twist, CEO di Ukie.