Patent Index 2024. Trasporti e innovazione meccanica settori trainanti per i brevetti italiani
Nel 2024, l’Italia ha presentato 4.853 domande di brevetto all’Ufficio Europeo dei Brevetti (EPO), segnando un calo del 4,5% rispetto al 2023. Nonostante il rallentamento, il Belpaese mantiene il quinto posto tra i Paesi dell’Unione europea per numero di richieste, e l’undicesimo a livello globale, dietro a colossi come Germania (25.033 domande), Francia (10.980), Paesi Bassi (7.054) e Svezia (4.936).
Il settore tecnologico più attivo in Italia è quello dei Trasporti, con 449 domande (+8,2%), che posiziona il Paese al 4° posto in Europa e al 7° nel mondo per questa categoria. Seguono l’Handling (manipolazione, imballaggio, carrelli elevatori) con una crescita stabile (+0,7%), le Altre macchine speciali (331 domande), e le Tecnologie mediche (285 domande).
Il comparto con la crescita più esplosiva è quello di Motori, pompe e turbine, con un balzo del +28,6%. Sebbene parta da numeri più contenuti, rappresenta una promettente area di espansione tecnologica per l’industria italiana. Queste sono alcune delle statistiche contenute nel Patent Index 2024 pubblicato oggi dall’EPO.
Le aziende italiane più attive: Coesia, Ferrari e Lonardo
Tra le aziende italiane, Coesia guida la classifica con 167 domande di brevetto, seguita da Ferrari (136) e Iveco Group (55). Al quarto posto, a pari merito, Leonardo e Pirelli (49 ciascuna). Chiudono la top 7 Brembo (39) e Chiesi Farmaceutici (33). Questi nomi rappresentano settori chiave del made in Italy: dall’automotive alla difesa, dalla farmaceutica alla meccanica avanzata.
Geografia dell’innovazione: Lombardia prima, Toscana in ascesa
Le regioni più prolifiche in termini di innovazione restano Lombardia (1.468 domande, -9,7%), Emilia-Romagna (922, -3,8%) e Veneto (651, -4,3%), che da sole rappresentano oltre il 60% delle domande italiane. La Toscana supera per la prima volta il Lazio, con 316 domande contro 263.
Le performance più brillanti in crescita percentuale si registrano in Liguria (+36,4%), Piemonte (+15,6%), Toscana (+14,5%) e Trentino-Alto Adige (+9,3%).
Gender gap nell’innovazione: solo il 21% delle domande italiane con inventrici
Solo una domanda su quattro (25%) presentata in Europa include almeno una donna tra gli inventori. L’Italia è sotto la media europea con appena il 21%. In confronto, la Spagna raggiunge il 42%, seguita da Francia (32%) e Belgio (31%).
Contesto europeo e globale: IA e batterie trainano l’innovazione
A livello complessivo, l’EPO ha ricevuto circa 199.264 domande (-0,1%). La tecnologia per i computer – che include intelligenza artificiale, machine learning e riconoscimento modelli – diventa per la prima volta il settore leader con 16.815 domande.
Le tecnologie energetiche, in particolare le batterie, sono cresciute del 24%. In calo invece le comunicazioni digitali (-6,3%).
Brevetto unitario: l’Italia sopra la media UE
Nel secondo anno di piena operatività del Brevetto Unitario, il 44% dei brevetti concessi a richiedenti italiani ha richiesto l’effetto unitario, contro una media europea del 36,5%.
Questo sistema, che semplifica la protezione brevettuale in 18 Paesi UE, è stato utilizzato per oltre 28.000 brevetti europei nel 2024 (+17,5%).
Sebbene l’Italia mostri un lieve rallentamento, il quadro dei brevetti europei conferma un tessuto industriale innovativo e dinamico, soprattutto in settori meccanici e manifatturieri.
Aziende come Coesia, Ferrari e Leonardo rappresentano l’eccellenza tecnologica italiana in Europa. La sfida futura? Colmare il gender gap e investire di più nei settori emergenti come l’intelligenza artificiale e le tecnologie verdi.